Donald Judd, Arnulf Rainer e Fabio Mauri

Luca Fiore

A Baden (Austria) e Castelbasso due mostre da visitare nel weekend 

Il caldo e il freddo. Il solido e il liquido. Il dolce e il salato. Il chiaro e lo scuro. Donald Judd e Arnulf Rainer. Apollineo principe del minimalismo americano il primo, dionisiaco cavaliere dell’informale austriaco il secondo. Il confronto qui è sull’opera a stampa, che è laboratorio dove confluiscono idee e percorsi compiuti o da iniziare. E’ l’ulteriore tappa di un percorso di inviti e confronti che il Museo Rainer compie con pazienza e intelligenza. Judd, per dire, arriva dopo Georg Baselitz, Mario Merz, Damien Hirst e Markus Lüpertz. Una bella compagnia.

Baden (Austria), Arnulf Rainer Museum. “Donald Judd & Arnulf Rainer. Edges Angles Lines”. Fino al 7 ottobre

info: arnulf-rainer-museum.at

 

  


  

Si intitola “Intellettuale 1975. ‘Vangelo secondo Matteo’ di/su Pier Paolo Pasolini”. La mostra varrebbe anche solo per quest’opera. L’installazione è realizzata con la documentazione fotografica della proiezione che Fabio Mauri fece del film sul corpo dell’amico regista. Al centro della stanza, oggi, su una sedia, la camicia bianca di Pasolini su cui viene, di nuovo, proiettata la pellicola. La teoria di volti del film rivive sopra quella candida porzione di tessuto. Non si pensa mai a che cosa serva il corpo di un intellettuale. Ma quando non c’è più, se ne può sentire la mancanza.

Castelbasso (Teramo), Palazzo De Sanctis. “Fabio Mauri. 1968-1978”. Fino al 2 settembre

info: fondazionemenegaz.it

 

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