Il Festival delle colline torinesi e il Caligola di Camus a Berlino

Eugenio Murrali

Cosa vedere a teatro nel weekend

“Fluctus” è la parola chiave della 23esima edizione del festival delle colline. Nell’idea di “onda” ci sono dentro la liquidità della nostra epoca, i flussi delle migrazioni, le “nouvelle vague” delle sperimentazioni. Molte le proposte di spettacoli sincretici. Nei prossimi giorni tra i più interessanti certamente “Nikola Tesla/Portrait” di Jacopo Squizzato (8 giugno), una mise en lecture sulla figura del geniale scienziato serbo. Poi la “Dickinson’s Walk” di Cuocolo/Bossetti, passeggiata tra i versi della poetessa americana (fino al 20 giugno). “Platonov” di Cechov, regia di Marco Lorenzi con Michele Sinisi (7-8 giugno). “La buona educazione” di Mariano Dammacco con il premio Ubu Serena Balivo: un percorso sui valori contemporanei e sulla memoria (9-10 giugno).

Torino, Festival delle colline torinesi

info: festivaldellecolline.it

  


  

Ultime due repliche in tedesco, con sottotitoli in inglese, di “Caligola” di Albert Camus. Il testo dell’autore francese è diretto da un regista di origine cileno-portoghese, Antú Romero Nunes, che si domanda: “Quali sono i princìpi soggiacenti alle vite individuali, alla società e al potere politico in un mondo apparentemente assurdo?”. In questo tempio del teatro tedesco, la felicità d’azione e il senso del grottesco del regista guidano attori del Berliner nella resa di un testo che Camus iniziò a scrivere nell’Europa dei totalitarismi e su cui continuò a lavorare per vent’anni.

Berlino, Berliner Ensemble. “Caligola”, di Albert Camus. 9-10 giugno

info: berliner-ensemble.de

 

 

 

 

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