Gordon Getty (foto LaPresse)

Filantropi

Michele Masneri

Il patrimonio dei Getty è insignificante rispetto a quello del re Zuck. Ma è la classe a far storia

I soldi evidentemente non li hanno ancora finiti. Ieri Gordon Getty, ottantatreenne ultimo erede della celebre dinastia del petrolio, ha annunciato che donerà 15 milioni di dollari all’Università di San Francisco. È il più grande lascito mai ottenuto dall’ateneo californiano, e conferma la vena filantropica della celebre famigliona degli idrocarburi. Getty, capo del ramo sanfranciscano della famiglia, è un famoso compositore d’opera. Sponsor del Partito democratico, è l’intellettuale di casa. Si laureò proprio alla University of San Francisco nel 1956, in letteratura inglese. Prima dell’audace passo pare abbia chiesto consiglio al famoso padre terribile, che disse “petrolio sarebbe meglio, ma l’arte va bene lo stesso”.

 

Il genitore Jp Getty oltre che fondatore della Getty Oil fu l’uomo più ricco del suo tempo. Disseminò due continenti di musei e leggende sulla sua taccagneria. A Los Angeles ancora imperversano il Getty Center disegnato da Richard Meier e la domus romana a Malibu, costruita nuova di zecca a imitazione della villa dei Papiri di Ercolano. Famelico acquirente di cimeli antichi, risparmiava piuttosto sulla gestione degli affetti. Cinque matrimoni, ma nelle residenze sparse per il mondo aveva insediato telefoni a gettone. Quando il nipote Jp Getty III venne rapito a Roma a piazza Farnese, partirono trattative lunghissime. Si disse che dopo molte insistenze pagò di tasca sua solo 2,2 milioni di dollari dei 14 richiesti dai rapitori, poiché era il massimo deducibile dalle tasse. Il resto lo imprestò al figlio a un tasso del 4 per cento. Poi arrivò il famoso orecchio in busta chiusa, a causa di uno sciopero delle Poste italiane che avevano disperso un precedente sollecito; e, si dice, il villaggio Getty calabrese realizzato col business del sequestro. Il Getty rapito fece poi una vitaccia, droghe, paralisi, morte precoce.

 

Mentre il Getty filantropo di San Francisco (suo zio) gode di ottima salute ed è l’ultimo dei quattro fratelli del fondatore rimasto in vita; e certo rispetto alle donazioni dei concittadini nouveaux riches i suoi 15 milioni sono un po’ da poracci. Solo all’ospedale della città, il San Francisco General, Mark Zuckerberg creatore di Facebook ha donato ottanta milioni (ci lavorava la moglie dottoressa: hanno staccato il cartello e ora si chiama Zuckerberg General Hospital). Più svariati miliardi a scuole e fondazioni, forse per assecondare tentazioni egemoniche. E però si tratta di altri ordini di grandezza: il patrimonio dei Getty è di soli due miliardi di dollari. Però è molto più antico.

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