Foto LaPresse

Sondaggi elettorali sulle scale (immobili) di piazza di Spagna

Massimo Bordin

Un signore che si lamenta di Virginia Raggi e del M5s. E la speranza che non abbia già trovato l'alternativa in Salvini

Ero arrivato a completare la prima rampa di scale già in chiaro deficit di ossigeno. Come d’abitudine le scale mobili, ai due fianchi della scalinata interna al sottopassaggio del garage di Villa Borghese, erano ferme. Ogni tanto per la verità funzionano ma l’evento è sempre più raro. Fermo per una pausa necessaria, forse vitale, l’ho visto dal basso che si affacciava per prepararsi a un’impresa tutto sommato più semplice della mia ma da non sottovalutare. In fondo si trattava di scendere. Un signore non giovane, già provato da una lunga camminata che avrebbe potuto essere alleviata da un tapis roulant che, sempre secondo tradizione era invece fermo e transennato, misurava il dislivello. La sua discesa era lenta e prudente. A ogni sosta non mancava però di esprimere con voce chiara e forte, del resto scendeva e dunque poteva permettersi eccessi vocali, la sua opinione del tutto negativa sulla giunta comunale e la sindaca in particolare. Oltre che sul Movimento cinque stelle complessivamente inteso. Non una volgarità, non una caduta di stile ma il giudizio era assai severo e senza appello. Quando l’ho incrociato non ho potuto che assentire, sia pure con un filo di voce. Salivo. Non c’erano altri, la scena era un po’ spettrale, anche perché la metro di piazza di Spagna era chiusa da tempo perché ieri metà della linea A è rimasta ferma per un calo di tensione. Arrivato a ritirare la macchina pensavo ai recenti sondaggi e a quel signore, nella speranza che non abbia già trovato l’alternativa in Salvini.

Di più su questi argomenti: