Marcello Dell'Utri (foto La Presse)

Perché i Radicali sono gli unici coerenti sul caso Dell'Utri

Massimo Bordin

La commissione Giustizia del Senato si è espressa sulla delega al governo della riforma delle carceri. La maggioranza ha tenuto, ma il dato politico è la compattezza del centrodestra che ha votato contro 

Nel voto espresso dalla commissione Giustizia del Senato in merito alla attuazione della delega al governo su alcuni importanti punti della riforma dell’ordinamento penitenziario, di fatto ha vinto il leader della Lega, Matteo Salvini, che ieri ha definito la riforma “svuota carceri” e “salva ladri”. Certo la maggioranza ha tenuto, con i numeri presenti in questo Parlamento, ma l’aspetto politico significativo sta nella compattezza del centrodestra insieme ai Cinque stelle nel voto contrario – Forza Italia compresa, attraverso il suo capogruppo in commissione, il senatore Giacomo Caliendo, autorevole magistrato a lungo membro del Consiglio superiore della magistratura. Vorrà dire che sulla scena politica a sostenere le ragioni del detenuto Marcello Dell’Utri in assoluta coerenza resteranno solo Rita Bernardini e il Partito Radicale. Questa situazione a un radicale può anche dare un certo piacere. Non so però a Dell’Utri.