Nuova fake news del Fatto sulla Trattativa

Massimo Bordin

“Stato e mafia trattarono. La Cassazione conferma”. Era il titolo vistoso che ieri si trovava a pagina sette del Fatto quotidiano. Il lettore distratto avrà pensato che doveva essergli sfuggito qualcosa. Si ricordava che il processo era ancora in primo grado ma non come fosse finito e invece si era già arrivati alla sentenza di cassazione. È la prova che la giustizia quando vuole sa essere veloce, avrà concluso voltando pagina. Se avesse continuato a leggere si sarebbe accorto che il processo su cui la Cassazione ha sentenziato era un altro. Il processo a Francesco Tagliavia, mafioso del quartiere Brancaccio di Palermo, riguardava la sua partecipazione alla strage di Firenze avvenuta nel 1993 in via dei Georgofili. Tagliavia è stato processato a parte rispetto ad altri imputati già condannati. Il tema della “trattativa” è stato inserito nel processo dalla procura di Firenze, per inquadrare il contesto della strage, senza che la questione avesse una qualche importanza per definire la responsabilità dell’unico imputato, cui era stato affidato l’esplosivo per la strage ma che sicuramente nessuno aveva coinvolto nella fase precedente in cui si era deciso di compierla. Dunque l’oggetto della causa su cui la Cassazione si è pronunciata era la personale responsabilità del signor Tagliavia nella strage di via dei Georgofili, confermando per lui la pena dell’ergastolo. In primo grado e in Appello nelle sentenze si parla della trattativa come un fatto logicamente postulato. Non si sa se la Cassazione, nei motivi, riprenderà questo concetto. Tutto qui. In quel titolo c’è “una notizia fortemente esagerata”.