Foto di The Wandering Angel via Flickr

La giunta Raggi contro i broccoletti a km zero

Massimo Bordin

Meglio i Tredicine, in nome della lotta alla famigerata legge Bolkestein. Ennesima smaccata idiozia della giunta Grillo-Raggi-Berdini

Il sabato mattina affluivano festosi. Il mercatino era una meta politicamente non solo corretta, ipercorretta. Famiglie in station wagon, tutt’altra cosa dagli “orrendi suv”, single in bicicletta. Il top erano le giovani famiglie, lui e lei in bicicletta contromano, con i pupi biondi in canna ma con il caschetto. Il posto era terribilmente trendy, esattamente di fronte al mitico loft affittato dal neonato Partito democratico per la campagna elettorale del 2008. Persero ma il loro quartier generale fu universalmente apprezzato dalle riviste di arredamento. Ora stanno al famigerato Nazareno. Gli acquirenti del mercatino rimpiangono quei tempi e si affollavano ai banchi del chilometro zero, fra le bandiere gialle della Coldiretti. Il weekend era comunque all’insegna di tristi “verdurine freschissime”. Era divertente vendicarsi con la padrona di casa, un sacco di sinistra, chiedendo se provenivano dal mercato dei Kulaki. Ora è tutto finito. La giunta Raggi, resa possibile dal voto anche delle famiglie a due ruote, ha chiuso tutto. Niente più broccoletti e cicoria dell’agro romano. Ai Kulaki sono preferiti i Tredicine in nome della lotta alla famigerata legge Bolkestein. È l’ennesima smaccata idiozia della giunta Grillo-Raggi-Berdini. Toccherà rimediare al veneto Massimo Colomban, che pare l’unico raziocinante della compagnia. Scommettiamo che il mercatino riaprirà trionfalmente? Intanto il prossimo fine settimana si apre uno spiraglio di salvezza dalle verdurine e dal vino del contadino.