Claudio Burlando (foto LaPresse)

Burlando: "Basta, vado a funghi". E poi la finta diplomatica che vive a spese dell'Onu

Marianna Rizzini
Lettura più o meno a casaccio dei giornali, e appunti arbitrari d’inizio giornata...

    Lettura più o meno a casaccio dei giornali, e appunti arbitrari d’inizio giornata...

     

    Repubblica, cronache. “Lavorare stanca, ma se lo fate in piedi è molto meglio”. Pare ci siano aziende con tapis roulant attaccato al computer (salute fisica, insanità mentale?).

     

    Corriere, pagine politiche: “Il dilemma di Tsipras: come non tradire le promesse agli elettori”. (I nuovi poli landinian-civatiani sono avvisati).

     

    Il Fatto, pagine politiche. “Micromega: tre mosse per far cadere il premier” (Flores d’Arcais con i guantoni, vabbé).

     

    Il Fatto, pagine politiche: “Burlando: vado a funghi, addio alla politica” (e pensare che c’era chi andava in Africa).

     

    Repubblica, cronache: “Forte dei Marmi. Hotel Byron. L’hotel delle star che vieta i selfie”. Pare che Naomi non volesse finire su Facebook.

     

    Corriere, cronache: “Si finge diplomatica e vive a new York nel lusso a spese nell’Onu” (genio della giornata).

     

    • Marianna Rizzini
    • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.