Marco Pannella

I Radicali "all'asta" e la decrescita felice di Cannes

Marianna Rizzini
Lettura più o meno a casaccio dei giornali, e appunti arbitrari d’inizio giornata...

Lettura più o meno a casaccio dei giornali, e appunti arbitrari d’inizio giornata...


Corriere e Repubblica, pagine politiche: “Poster, quadri e una lettera di Bobbio: Piovono offerte per i cimeli radicali”, “Il maglione di Pannella e la cannabis: l’arte di mettersi all’asta salva i sogni radicali” (trattasi dell’asta e-bay fatta dai Radicali: nuove frontiere del fund raising).

 

Il Fatto, cronache: “Carlo D’Inghilterra, il principe impiccione: ‘Fate di più per i pesci e l’arte’. Rese pubbliche le lettere di reclamo scritte a Blair e al suo governo”. (In assoluto, la notizia della giornata).

 

Corriere della Sera, pagine politiche: “Renzi alla lavagna per difendere la riforma…il Maestro Matteo e l’attimo fuggente”. In principio era la slide, evoluzione infografica di un governo.

 

Corriere, pagine politiche: “Vendola: Barbara Spinelli eletta con i nostri voti, vada dove la porta il cuore’ ”. Parenti serpenti/1

 

Il Fatto, pagine politiche: “Cofferati: Ncd fuggito, ora il Pd ha paura”. Parenti serpenti/2

 

La Stampa, pagine degli spettacoli: “Cannes, il festival più ricco ha paura di perdere l’anima. Troppi soldi, troppo glamour e troppo inglese”. La decrescita felice pure sul tappeto rosso no, per favore.

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.