Giancarlo Giorgetti (LaPresse)

Barbari foglianti

"Non sarò più ministro". Giorgetti ci ripensi

Roberto Maroni

Il ministro uscente dello Sviluppo economico, lontanissimo dagli eccessi di Matteo Salvini, è apprezzato dalle parti di Fratelli d'Italia ed è in sintonia con Mario Draghi

Questo è l’inaspettato annuncio fatto da Giancarlo Giorgetti (eccellente ministro dello Sviluppo Economico) al Meeting di CL. Sarà che Giorgetti è lontano anni luce dagli eccessi di Salvini, ma io spero che non prenda una decisione simile. Anche se è candidato in Valtellina, lontano da casa sua a Varese. Al Meeting di CL (leggo sul Foglio) Giorgetti ha chiesto allo staff: “Posso fare un giro?”. Lo hanno portato a vedere la reliquia del giudice Livatino. Giorgetti è molto cattolico, va spesso al Santuario del Sacro Monte di Varese. Giorgetti è un ministro importante, in piena sintonia con Mario Draghi. Ed è attratto dai misteri: “Lo sviluppo economico non dipende dal ministero, ma è un mistero” e ci vuole fare un libro: “Il mistero economico”. Dicono di lui due esponenti di spicco di FdI: “Giorgetti è così bravo che può fare tutto” e “Giorgetti riesce a esprimere gli stessi pensieri di Matteo Salvini: certo, Salvini andava a Mosca, Giorgetti lo hai mai visto a Mosca?”. Quando Giorgetti è arrivato al Meeting si è seduto con Giorgio Vittadini dicendo: “Noi siamo entrati in una guerra economica contro la Russia”. Applausi. Quando è toccato a Salvini (hanno urlato dal Pd): “Fermatelo”. Sempre Giorgetti: “Io dico, cara vecchia Europa, bisogna valutare le conseguenze che portano le sanzioni”. E ancora: “Se sul price cap l’Europa non capisce che deve cambiare le regole fa il gioco della Russia”. Mi auguro che Giorgetti resti al ministero dello Sviluppo economico: vedremo. Stay tuned.