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barbari foglianti

Portare gli animali domestici in ufficio? Fa bene a tutti, e in Lombardia già si può

Roberto Maroni

È un’iniziativa del comune di Milano e di altri enti, anche privati, che consente di portare a lavoro cani e gatti invece di lasciarli da soli a casa. Una buona pratica animal friendly

Siamo ormai quotidianamente bombardati da cattive notizie, dalle violenze No vax ai femminicidi che continuano senza fine. È per questo che oggi voglio parlare di una buona notizia, che riguarda il lavoro di qualità. O meglio, il lavoro in compagnia. Che significa? Significa poter lavorare avendo accanto il proprio animale domestico, non solo in smart working, ma anche in ufficio. È un’iniziativa del comune di Milano e di altri enti, anche privati, che consente di portare in ufficio cani e gatti invece di lasciarli da soli a casa. E la cosa bella è che funziona: chi l’ha sperimentata dice che porta benefici sia al proprietario dell’animale sia ai colleghi d’ufficio. Un’iniziativa che vede la Lombardia capofila, visto che gli animali domestici sono quasi 2 milioni, uno ogni 5 abitanti. L’esperienza più recente è quella del comune di Crema, dove la sperimentazione è partita il primo ottobre. In un’intervista a Repubblica la sindaca Stefania Bonaldi dice: “Ad oggi i cani che frequentano gli uffici sono 4 e non si sono verificate criticità. Anzi, la presenza di un cucciolo aiuta a creare un clima positivo, senza considerare che i proprietari sono più tranquilli perché sanno che il cane non è solo a casa”. L’ente che ne consente l’accesso stabilisce anche i requisiti per poter portare cani e gatti in ufficio: gli animali devono essere in regola con le vaccinazioni e il proprietario deve sempre avere a portata di mano la museruola. Ecco, una buona pratica animal friendly. Stay tuned.

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