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barbari foglianti

27 anni fa giurava il primo governo Berlusconi

Roberto Maroni

Una data importante nella storia italiana: nasceva la Seconda Repubblica. Quando la politica era ancora un fatto di strategia e programmi ambiziosi, noi ministri ci abbiamo messo la faccia

Ieri era l’11 maggio,  una data importante nella storia politica italiana: 27 anni fa giurava il primo governo Berlusconi. Nacque così la Seconda Repubblica. Un governo composto da ministri (guarda un po’) senza esperienza, che mai avevano governato (io per primo: ero stato solo assessore alla Viabilità del comune di Varese), ma che era di fatto l’azzeramento della vecchia classe politica e, proprio per questo, diventò il simbolo del cambiamento più radicale che si fosse mai visto in Italia. Tante aspettative erano riposte in quel governo, tante speranze. Molte sono andate deluse? Forse, ma noi almeno ci abbiamo sempre messo la faccia. D’altronde, a guardare quello che è successo dopo, vien da dire che gli italiani hanno un grande senso di sopportazione.

 

 

Tra i miei colleghi c’era (oltre al “papa laico” Gianni Letta) anche quello che venne definito il ministro dell’armonia: Pinuccio Tatarella, pugliese di Cerignola. Mi affezionai subito. Al termine del primo Consiglio dei ministri, che nominò entrambi vicepremier, mi chiese di andare assieme a pranzo nel “suo” ristorante. “Va bene, e qual è il tuo ristorante?”. “I Due Ladroni” rispose. Avevo capito tutto! Battute a parte, Pinuccio è stato un uomo genuino e umile, ma con una visione straordinaria che ne fece un politico di razza. Quel governo durò pochi mesi, ma mi ha insegnato il valore della Politica con la P maiuscola, fatta di strategia e di programmi ambiziosi. Un’eredità che oggi dobbiamo riprendere. Stay tuned.

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