Luigi Di Maio e Matteo Salvini (foto LaPresse)

Situazione eccellente

Roberto Maroni

L'avevo previsto, oggi è certo: gennaio sarà il mese decisivo per la politica italiana

L'avevo previsto, oggi è certo: gennaio sarà il mese decisivo per la politica italiana. Per motivi diversi, ma tutti legati alla precarietà che caratterizza i rapporti tra i partiti (e i loro leader) dopo lo sconquasso salviniano di agosto. I segnali di questo crescendo rossiniano delle grandi manovre romane si intensificano quasi quotidianamente. Per citare solo i più recenti: l’annuncio della raccolta di firme per il referendum confermativo sulla riforma costituzionale che ha ridotto i parlamentari (saranno depositate ufficialmente il 12 gennaio) e la dichiarazione di Luigi Di Maio che il prossimo 20 gennaio il M5S voterà a favore della richiesta di autorizzazione a procedere contro Salvini sul caso della nave Gregoretti. Nei palazzi del potere c’è chi pensa che queste novità avvicinino le elezioni e chi invece è convinto del contrario. A riprova della confusione che regna sovrana nel rito romano. E poi, sempre a gennaio, ci sarà la sentenza di popolo sull’Emilia-Romagna: riuscirà il Pd di Zingaretti a sopravvivere al vento sovranista? Anche qui c’è un’incognita nuova di zecca: le sardine. Non si sono schierate a favore del candidato del Pd Stefano Bonaccini, ma certo sono nettamente ostili alla candidata salviniana Lucia Borgonzoni. Quanto influenzeranno quel 47 per cento di indecisi che nella regione rossa faranno la differenza tra vincere e perdere? Lo so, mi ripeto, ma è la storia che si ripete: grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è eccellente (Mao). Stay tuned.