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Chi vuol esser lieto sia

Roberto Maroni

Nonostante il reddito di “divananza”, nonostante l’impegno dei grillini a chi fa di peggio e di più, think positive

Che tempi grami stiamo vivendo. Un pazzo criminale ubriacone che tenta di dare fuoco a una scolaresca di bambini. Il presidente pentastellato del Consiglio comunale di Roma che viene arrestato per presunte mazzette. Un assessore grillino dello stesso comune che viene indagato per corruzione. Il pil che scende in picchiata. Il Senato che boccia la mozione di sfiducia al ministro Toninelli, sponsor convinto del no alla Tav. E infine (perdonate la tifoseria) il mio Milan che viene messo sotto dall’Inter nel derby della Madonnina. E sì che il 2019 non è un anno bisestile. Che succede? Conseguenza della fine (da molti annunciata, ma staremo a vedere) dell’èra berlusconiana dove tutto funzionava a meraviglia e il Belpaese risplendeva di sfavillante luce propria? Colpa di qualche portasfiga dell’opposizione che vive ancora nella Seconda Repubblica e gufa contro l’Italia gialloverde? Cosa facciamo, ci trasferiamo al mare in Algarve, dove almeno la vita costa meno? Ma va, la vita è bella! Viva gli inguaribili ottimisti, che vedono sempre il bicchiere mezzo pieno. Nonostante ministri inguardabili, nonostante il reddito di “divananza”, nonostante l’impegno dei grillini a chi fa di peggio e di più, think positive, il brutto si abbellirà, splenderà il sole in permanenza, la primavera si porterà via tutti i cattivi presagi. “Ma che strani Barbari Foglianti quelli di oggi”. Ti ho sentito, direttore. Beh, dai, ogni tanto licet cazzeggiare... Chi vuol essere lieto sia, ora e sempre! Stay tuned.

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