Ansa

Bandiera bianca

Altro che unità nazionale. L'unica soluzione per l'Italia è creare uno stato a due teste

Antonio Gurrado

Siamo la terra della contrapposizioni estreme. Per rendere giustizia al vero carattere degli italiani servirebbero due nazioni, libere e indipendenti l’una dall’altra, in cui schierarsi di volta in volta

Io, quando vedo contrapposizioni tipo quelle fra i sindaci arcobaleno e il network degli amici della famiglia, penso sempre a Ciro Menotti. Il quale, ormai quasi due secoli fa, fu il primo a lanciare l’idea strutturata di Italia una, libera e indipendente. Sbagliava, Menotti, benché in buona fede: per rendere maggiore giustizia al carattere nazionale avrebbe dovuto proporre due Italie, libere e indipendenti l’una dall’altra. Siamo del resto la terra di patrizi e plebei, guelfi e ghibellini, fascisti e partigiani, popolo ed élite, filojuventini e antijuventini; nel più profondo animo di tutti gli italiani alberga un inestinguibile odio nei confronti del popolo rivale, gli altri italiani.

 

L’unica soluzione è dunque creare uno Stato a due teste, dove gli italiani possano scegliere di volta in volta di seguire leggi e principi di estremisti opposti: quelli che vogliono il libero mercato dei nascituri contro quelli che accettano solo bimbi concepiti nella posizione del missionario, quelli che desiderano nutrirsi esclusivamente di locuste contro quelli che vogliono far mangiare solo le lasagne della nonna, quelli che accolgono seduta stante sessanta milioni di immigrati contro quelli che sparano a vista a qualsiasi cosa scura si muova, quelli che si chiudono in casa con tre mascherine una sull’altra e quelli convinti che non esista né il Covid né il sistema solare (ma le sirene sì). Allora, realizzato questo progetto politico che finalmente esalta l’identità italiana come merita, sarà tempo di andare a vivere in Provenza.

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