Foto dell'archivio storico LaPresse 

Bandiera Bianca

Nonostante l'età, la regina Elisabetta è morta giovane

Antonio Gurrado

Il senso della monarchia è la continuità nei secoli e la sovrana lo incarna perfettamente. Lo dimostrano le foto scelte oggi dalla stampa per ricordarla 

Sulle prime pagine dei quotidiani inglesi, la regina Elisabetta campeggia nella solenne foto ufficiale dell’incoronazione, o con lo snello profilo che sarebbe stato stilizzato sui francobolli, o col sorriso della sposa novella apparentemente sorpreso dall’obiettivo nel voltarsi. Trovo, in questo rimontare a un passato trascorso da decenni, non tanto un pietoso istinto commemorativo quanto una diffusa consapevolezza del senso della monarchia: la continuità nei secoli.

 

Una donna che regna su sette decenni accomuna tutti gli abitanti della propria nazione, almeno quelli dagli ottant’anni in giù, e richiama il fatto che i primi ministri si dimettono, l’Unione europea viene e va, l’economia migliora e peggiora, le guerre cessano e si ripropongono, i Beatles diventano le Spice Girls, George Best diventa Cristiano Ronaldo, la radio a manopole diventa Twitter ma la nazione non passa perché l’istituzione è destinata a perdurare.

 

Pubblicando le foto di cinquanta, sessanta, settant’anni fa i quotidiani inglesi – perfino i repubblicani più accesi – non hanno voluto esercitare nostalgia per forme desuete o momenti felici. Hanno riconosciuto nella monarchia l’istituzione che ha consentito a Elisabetta, giunta a novantasei anni d’età, di poter morire giovane.

Di più su questi argomenti: