Giuseppe Conte (Ansa)

BANDIERA BIANCA

Quello che i grillini fingono di non sapere quando si vantano di Giuseppe Conte

Antonio Gurrado

Dicono: "Solo noi possiamo candidare a premier un uomo che ha già governato in un periodo particolarmente drammatico". E Letta, Berlusconi? Sorge allora un dubbio: non è che a rendere tutto più difficile fosse proprio l'avvocato dal popolo?

Dalle macerie del Movimento 5 Stelle si leva una voce – non ricordo esattamente di chi, ma tanto uno vale uno. Dice: solo noi possiamo vantarci di candidare a presidente del Consiglio un uomo che ha già governato l’Italia in un periodo particolarmente drammatico. È vero, Giuseppe Conte era a Palazzo Chigi allo scoppio della pandemia e sicuramente non è stata una passeggiata. Però. Il frontrunner Enrico Letta ha governato quando siamo stati investiti dall’onda lunga della crisi economica, e non credo si sia divertito. Silvio Berlusconi, che già promette di portare Forza Italia al 20 per cento scavalcando gli alleati, da presidente del Consiglio si è beccato l’11 settembre con tutti gli annessi e connessi, e anche lì mica c’era tanto da ridere.

 

L’area di centro guarda neanche tanto larvatamente a un nuovo governo di Mario Draghi, colui che ha guidato l’Italia quando alla pandemia si è aggiunto il carico da undici della guerra. Quindi abbondano i partiti che possono vantarsi di candidare qualcuno che abbia guidato l’Italia in un momento difficile. A meno che la vocina che si leva da quel che resta del Movimento 5 Stelle non intendesse dire: a rendere particolarmente drammatico il periodo in cui l’Italia era governata da Giuseppe Conte era proprio il fatto che l’Italia fosse governata da Giuseppe Conte.

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