Photo by Albert Antony on Unsplash 

bandiera bianca

La strana denuncia ai carabinieri di Palermo: avvisato un ufo

Antonio Gurrado

Niente centri di astrofisica, niente ufologi. Oggi solo multe e denunce per le forme di vita intelligenti extraterresti

“’A marzià, te scanzi?”, dicevano i paparazzi stufi della presenza ormai abituale di un extraterrestre a Roma. Ma la realtà supera Flaiano e l’altro giorno, leggo sul giornale, un cuoco ha avvistato un ufo a Palermo. La moglie lo ha avvertito di una luce che fendeva il cielo mattutino; lui è accorso e col cellulare ha filmato diciotto minuti di questa scia luminosa che a suo dire (dal video non si capisce bene, gli tremava la mano) teneva una traiettoria troppo strana per essere un aereo. Allora ha portato immediatamente la preziosa documentazione – al Centro ufologico nazionale? No. All’Istituto italiano di astrofisica? Nemmeno. A una qualche fondazione intitolata alla memoria di Mino Damato? Macché – ai carabinieri, probabilmente affinché analizzassero le traiettorie irregolari del veicolo. Sono lontani i tempi della piastra attaccata a Pioneer 10, cinquant’anni fa, quando il messaggio per i marziani consisteva nel disegno di un uomo e una donna nudi che facevano ciao con la manina. Adesso, se una forma di vita intelligente si azzardasse ad atterrare a Palermo, sarebbe accolta con: “Lei è in contravvenzione”.

 

Di più su questi argomenti: