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Non se ne esce

Antonio Gurrado

Per chi ha una rubrichina quotidiana, scriverla oggi significa andare sul sicuro: qualsiasi argomento è quello sbagliato

Per chi ha una rubrichina quotidiana, scriverla oggi è facilissimo: basta scegliere se parlare o no dell’emergenza Coronavirus. Se si preferisce non parlarne, si può prendere un argomento leggero oppure grave. Se si opta per l’argomento leggero, per distrarre un po’ il pubblico, la gente commenta: “Ecco, il virus impazza, le borse crollano, le carceri sono in rivolta e questo qui si pregia di fare il deficiente”. Se si opta per l’argomento grave, e non ne mancano, la gente commenta: “Ecco, il virus impazza, le borse crollano, le carceri sono in rivolta ma questo qui viene a dirci che i problemi sono altri”. Se invece si ritiene opportuno parlare dell’emergenza Coronavirus, si può utilizzare un tono positivo oppure negativo. Se si opta per il tono positivo, onde esortare il pubblico a trovare piccoli motivi di sollievo, la gente commenta: “Ecco, il virus impazza, le borse crollano, le carceri sono in rivolta e questo qui ci dice di spassarcela come se niente fosse”. Se si opta per il tono negativo, onde convincere il pubblico a non prendere sottogamba la situazione, la gente commenta: “Ecco, già il virus impazza, le borse crollano, le carceri sono in rivolta e dobbiamo anche stare a sentire le geremiadi di questo qui, come se non bastasse”. Per chi ha una rubrichina quotidiana, scriverla oggi significa andare sul sicuro: qualsiasi cosa decida, avrà avuto torto. È molto tranquillizzante.

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