Massimiliano Rugo (foto: Facebook)

La politica che basta a stupirci

Antonio Gurrado

Un consigliere comunale di Fratelli d'Italia ora vuole fare il volontario con Carola Rackete. Ma le sue motivazioni agli italiani non interessano

Massimiliano Rugo, consigliere comunale di Fratelli d’Italia nel pisano, ha messo la propria tessera a disposizione del partito annunciando di avere già scritto a Carola Rackete proponendosi come volontario per la Sea Watch. Come tutte le scelte personali dettate dalla coscienza, è insindacabile e merita il massimo rispetto. Colpisce piuttosto notare che, se la notizia ha trovato risalto, non è per le argomentazioni addotte da Rugo ma perché, oramai, ci interessa solamente la politica come impeto. Le nobili motivazioni di Rugo, agli occhi dell’opinione pubblica, sembrano non contare se raffrontate al gesto eclatante considerato di per sé, a mo’ di performance, allo scopo di stupirci e intrattenerci. Se ridotta a ragionamento e calcolata ponderazione, la politica rischia invece di risultare noiosa e loffia. È triste supporlo ma, per l’opinione pubblica, la rilevanza di Rugo sarebbe stata uguale se fosse stata altrettanto drastica in senso inverso; che so, se fosse stato il capo di una ong che all’improvviso si candidava con la Lega o una suffragetta che si presentava a Sanremo con un rap femminicida. Per lo stesso motivo, quando la politica resta in carreggiata e ciascuno rispetta il proprio ruolo, agli italiani non interessa perché uno strilli contro gli immigrati e l’altro a favore, per quale ragione uno sia al fianco del governo e l’altro stia con l’opposizione. Agli italiani, in fondo, non importa se è il cane a mordere l’uomo o l’uomo a mordere il cane; per loro l’importante è che lo faccia senza motivo.    

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