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L'esclusione di Salvo dal Grande Fratello vip è un cane che si morde la coda

Antonio Gurrado

Le sue parole da serial killer in seconda media, hanno comportato non solo la sua cacciata dalla casa ma anche l’indignazione e lo scandalo del Grande Fratello Collettivo

Non guardo il Grande Fratello da talmente tanto tempo – anzi, a essere onesti, ho iniziato a non guardare il Grande Fratello già prima della prima edizione – che fatico a capire la dinamica dell’espulsione di un concorrente dall’edizione vip di quest’anno.

 

Ricapitolando, pare ci sia questo Salvo che oggi partecipa al Grande Fratello in quanto celebrità poiché vent’anni fa aveva partecipato al Grande Fratello in quanto perfetto sconosciuto; è dunque una specie di vip di Schroedinger, famoso e ignoto al tempo stesso. Costui ha detto cose che non riferirò su una signorina che non ho ben capito chi fosse, non so se perché troppo famosa o troppo sconosciuta. Le sue parole poco alate, da serial killer in seconda media, hanno comportato non solo la sua cacciata dalla casa del Grande Fratello televisivo ma anche l’indignazione e lo scandalo del Grande Fratello Collettivo. Gli spettatori che sono insorti all’udire le inaccettabili frasi sono, però, gli stessi spettatori che da vent’anni guardano il Grande Fratello e reality similari, ovvero spiano ventiquattr’ore al giorno nell’intimo di individui (famosi o no) nella speranza che, a furia di rimestare, ne venga fuori qualcosa di davvero torbido. È questo che non capisco; dev’essere un piacere troppo sofisticato, per un ragazzo semplice come me, accanirsi a squartare delle viscere al solo scopo di restare sconvolti se dentro poi si trova della merda.

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