Buon anno scorso!

Antonio Gurrado

Guardare all'oroscopo incuriositi dal futuro e senza alcun desiderio di imparare dal passato

“Da cinquant’anni la rivista del futuro”, vanta la campagna pubblicitaria di un giornale di oroscopi che non sono in grado di distinguere dagli altri. Slogan benemerito, poiché inconsapevolmente mostra dov’è l’inghippo quando ci affidiamo alle stelle: pensiamo sempre all’anno venturo e mai a quello passato. “Da cinquant’anni la rivista del futuro” significa che oggi leggeremo oroscopi come avevamo fatto il 31 dicembre del 2009, del 1989, del 1969; come avevano fatto i nostri genitori e i nostri nonni; come avevano fatto sia quelli che l’avevano letto e se n’erano dimenticati a metà gennaio sia quelli che avevano conservato la rivista ripromettendosi di controllare la veridicità delle previsioni ma si erano poi lasciati abbindolare da un nuovo Capodanno con un oroscopo nuovo. “Da cinquant’anni la rivista del futuro” è una maniera gentile per dirci che, di anno in anno, l’unica cosa prevedibile è che continueremo a comportarci come in passato, cioè a fingere di crederci.

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