A una donna la cattedra di poesia di Oxford? La prima volta andò male

Dieci anni fa Ruth Padel fu eletta dopo che uno scandalo sessuale aveva travolto il favorito, Derek Walcott. Peccato si fosse dovuta dimettere dopo soli nove giorni. Pareva fosse stata lei a montare lo scandalo pur di insediarsi

Antonio Gurrado

Gran fervore a Oxford per scoprire se l’università assegnerà per la prima volta la cattedra di poesia a una donna. I risultati si sapranno domani e, fra i tre candidati a succedere al grande Simon Armitage, c’è Alice Oswald, poetessa del Devon celebre anche per un rifacimento dell’Iliade. Auguri a lei e agli altri candidati non meno meritevoli di poter fregiarsi della prestigiosa cattedra, che contempla fra l’altro il dovere di trovare qualcosa di roboante e sensato da dirsi durante le occasioni solenni dell’ateneo, mentre gli altri accademici guardano il poeta come uno zio brillo particolarmente volenteroso nei brindisi. Se non vincesse Alice Oswald, tuttavia, il suo record sarebbe sminuito dal dettaglio che Oxford aveva già assegnato una cattedra di poesia a una donna, esattamente dieci anni fa: Ruth Padel fu eletta dopo che uno scandalo sessuale aveva travolto il favorito, Derek Walcott, ma il suo nome non risulta nell’albo d’oro perché dopo soli nove giorni dovette dimettersi. Pareva infatti fosse stata proprio lei a montare lo scandalo pur di insediarsi in cattedra; a riprova del fatto che essere un poeta è certamente un valore mentre essere donna o essere uomo, di per sé, no.

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