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Anche l'Italia ha trovato la sua Greta Thunberg

Antonio Gurrado

Alice, liceale di Napoli, critica la tradizionale “cerimonia dei gavettoni” che normalmente trasforma piazza Amendola in un porcile. Il suo ambientalismo non si fonda sugli allarmismi, ma sul principio di decenza

Ognuno vuole la propria Greta Thunberg e noi italiani l’abbiamo trovata in Alice, una liceale di Napoli che però ricusa l’accostamento. La ragazza svedese infatti ambisce a salvare il mondo mentre alla nostrana basta salvare piazza Amendola, che all’ultimo giorno di scuola pare venga tradizionalmente ridotta a porcile dai gavettoni degli alunni festanti. La notizia è ghiotta per gli ambientalisti ma poi, andando a scavare, si scopre che quest’Alice saggia e ironica non lo fa per contenere il consumo idrico (propone di ricaricare gli stessi gavettoni da rubinetti o fontanelle) né debellare la plastica (si offre di portare lei stessa dei sacchetti per sfoltire l’immondezzaio). Il suo prendersi cura del mondo, a cominciare da piazza Amendola, non è allarmista né apocalittico ma si basa su un principio di decenza: “Come ogni anno”, ha postato, “oltre a nullafacenza e outfit tamarri ci sono anche i tradizionali gavettoni. È da idioti sporcare casa propria. Non vi lamentate solamente, agite”. Così giovane ha colto una gran verità. La moda ambientalista diffusa quest’anno fra i banchi può essere l’extrema ratio per ottenere che i ragazzi si comportino da uomini: tanto vale spronarli al velleitario ideale di salvare il mondo razionando i gavettoni, si legge fra le righe di Alice, visto che a nullafacenza, tamarraggine e idiozia non ci sarà mai rimedio.

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