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E' la festa della liberazione, anche per il lupo milanese

Antonio Gurrado

Evidentemente il 25 aprile ci si sente liberi di dire quello che viene, senza star lì a pensarci prima un po’

Buonasera, sono un lupo grigio; anzi, sono il lupo milanese ripescato dalla Darsena e preso in cura dai veterinari dopo che, stremato, i flutti mi avevano trascinato dal parco del Ticino al centro della metropoli. Ci tengo a ringraziarvi per i grandi onori che avete voluto dedicarmi quest’oggi: una festa nazionale, addirittura, con interventi delle alte cariche dello Stato, cortei, fiaccolate e corone di fiori. Questo almeno ho dedotto dalla dichiarazione del presidente lombardo del Wwf, che ha definito quella di oggi “festa della liberazione anche per il lupo milanese, liberato dalle acque: la natura in città è possibile”. Ora che mi sono ripreso e ho ricominciato a guardarmi attorno coi miei occhi ambrati, da una sommaria panoramica ho altresì dedotto che dev’essere festa della liberazione anche per voi uomini: che siate ministri, amministratori locali, capi ultrà o ferventi animalisti, evidentemente oggi siete liberi di dire quello che vi viene senza star lì a pensarci prima un po’.

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