È ufficiale, il M5s soffre di personalità scissa

Antonio Gurrado

Al Parlamento europeo gli eletti grillini hanno votato solo una volta su due nel modo in cui votavano i loro alleati nel gruppo Efdd. I dati dell'Istituto Cattaneo

I dati dell’Istituto Cattaneo su come votano gli europarlamentari del Movimento 5 Stelle non sono solo un’analisi, sono anche una diagnosi. In soldoni, a Strasburgo i grillini hanno votato solo una volta su due nel modo in cui votavano i loro alleati appartenenti al gruppo “Europa della libertà e della democrazia diretta” (Efdd), percentuale che rasenta la casualità. In compenso, tre volte su quattro hanno votato come il gruppo socialista cui appartiene il Pd e due volte su tre hanno votato come il gruppo popolare cui appartiene Forza Italia. Ora. Questo comportamento potrebbe essere sintomo di confusione oppure del non saper distinguere bene il sì dal no, come ha recentemente dimostrato la consultazione pro-Salvini su Rousseau. Più verosimilmente, tuttavia, dati del genere certificano che il M5s soffre di personalità scissa: è nell’Efdd ma gli vota contro, è un partito ma si crede un movimento, è giustizialista ma concede l’immunità, ha la maggioranza relativa ma governa da sparring partner, è per la democrazia diretta ma è in mano a una dinastia aziendale, eccetera eccetera. Per questo vince le elezioni: è il partito ideale per una nazione in cui nessuno è davvero chi si crede di essere. 

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