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Non importa che tu sia leone o leonessa, la natura è cattiva comunque

Antonio Gurrado

Considerazioni sull'incomprensibile spietatezza degli animali e degli uomini, senza distinzioni di genere

Buonasera, sono un leone in Paradiso. Mi chiamo Nyack e questa settimana sono stato ucciso allo zoo di Indianapolis da una leonessa poco più anziana di me, che mi è balzata al collo senza motivo e mi ha mollato solo quando non restava gran che da fare. Sul web trovate senza difficoltà un video di me che ruggisco blandamente in favore di telecamera: in realtà stavo cercando di rivelarvi tre cosette sulla natura ma non sono stato capito. Anzitutto non è vero che la natura del maschio sia più violenta di quella della femmina, infatti guardate la fine che ho fatto. Esistono soltanto gli individui, non i generi né le statistiche, quindi se mi fosse capitata una leonessa meno psicopatica, o fossi stato un crinuto leonessicida inveterato, le cose sarebbero andate diversamente. In secondo luogo non è vero che la famiglia sia un’oasi secondo natura, infatti guardate la fine che ho fatto. Mi ha sbranato la madre dei miei figli, con la quale vivevo serenamente da anni senza che mai il nostro comportamento potesse far presagire la tragedia. Infine non è vero che la natura sia eticamente neutra, e che come tale vada rispettata. Infatti guardate la fine che ho fatto: mentre con gesto assurdo la leonessa di cui più mi fidavo mi azzannava la giugulare a sorpresa, mi sono reso conto che la natura è neutra solo per chi la osserva dal cielo, mentre per chi ci vive dentro è cattivissima, senza pietà per leoni o uomini o altri animali. Allora ho rimpianto che allo zoo di Indianapolis non ci fosse qualcuno col fucile, sarebbe stato meglio.

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