Il meglio del sud resti pure al sud. A lamentarsi

Antonio Gurrado

La polemica sullo slogan di BusItalia su una presunta discriminazione territoriale

La pubblicità serve a far scoprire ciò che s’ignorava e io, grazie a un manifesto 6x3 di BusItalia, ho scoperto varie cose in un sol colpo. Anzitutto che le Ferrovie dello Stato hanno un servizio su asfalto che fa concorrenza ai tanti convogli che, dal nuovissimo Flixbus al vecchio e solido Marino, trasportano da sud a nord orde che migrano più o meno temporaneamente per ragioni di studio, lavoro, sanità, affetti. Poi che BusItalia offre di trasportare gratis alcune valigie nel portabagagli, come attesta lo slogan “Porta al nord il meglio del sud”. Quindi che detto slogan è discriminatorio in quanto – sono insorti collettivi, comitati, laboratori politici, associazioni culturali e pagine Facebook – incoraggia la fuga di cervelli, implica che il meglio del sud vada trapiantato a nord e sottintende che nel meridione rimanga solo il peggio. Scoperto questo, ne ho anzitutto dedotto che probabilmente i cervelli fuggono dal sud sotto forma di effetti personali o di derrate, visto che lo slogan di BusItalia parla piuttosto espressamente di bagagli. Poi che la colpa di BusItalia sta nel favorire il trasporto dei meridionali a nord quando invece, altro che bagagli gratis, avrebbe dovuto forare le gomme e organizzare un fuoco di sbarramento per invertire la tendenza. Infine che secondo i vari collettivi, comitati, laboratori politici, associazioni culturali e pagine Facebook il meglio del sud non deve partire ma restare lì a lamentarsi insieme ai membri dei vari collettivi, comitati, laboratori politici, associazioni culturali e pagine Facebook.

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