La Sirena di Bardolino (Foto: ristorantepiccolodoge.com)

Il miracolo della sirena di Bardolino

Antonio Gurrado

Una ragazza vince 500mila euro al gratta e vinci dopo aver chiesto un intervento soprannaturale alla statua di una sirena. Ecco cosa ne dedurrebbero uno scienziato, un intellettuale e un buon cristiano

Miracolo a Bardolino, provincia di Verona: una giovane precaria, turista sul lago di Garda, ha comprato un gratta e vinci che le ha fruttato una cospicua somma, garantendosi così una vita serena. Evviva! Comprensibilmente felice oltre ogni dire, dal suo paese la precaria risanata ha ora versato una piccola percentuale della vincita in ringraziamento a uno stabilimento balneare di Bardolino, detentore della statua di una sirena che tiene in mano un cuoricino un po’ kitsch. È stato davanti a questa sirena dell’amore, spiega infatti la missiva accompagnatoria, che la giovane ha chiesto un intervento soprannaturale per risolvere la propria vita complicata, e la sirena ha fatto la grazia. Se per esprimersi sul miracolo fosse inviata nelle terre di San Marco una commissione composta da uno scienziato, un intellettuale e un buon cristiano, i tre membri concluderebbero così. Lo scienziato spiegherebbe che la preghiera dell’ex precaria testimonia l’ancestrale tendenza ad affidare i propri patemi a una dolce figura materna immaginaria, di cui la sirena miracolosa non è la più stramba delle incarnazioni fra la Madonna, Iside e Devaki. L’intellettuale argomenterebbe cinico che aveva ragione Chesterton: quando si smette di credere in Dio, s’inizia a credere proprio a tutto. Il buon cristiano suggerirebbe infine che, pur di raggiungere chi la ricerca, la grazia è capace di camuffarsi da quel che le pare: anche da sirena dell’amore, se le va.

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