Lo Stato sociale a Sanremo (foto LaPresse)

Lo Stato sociale è la metafora sanremese del Movimento 5 stelle

Antonio Gurrado

Dal ritornello della canzone condito dal "coglioni", al "rincoglioniti" di Dibba: ecco lo specchio del nostro paese

No, la metafora sanremese del Movimento 5 stelle non è il duo Ermal Meta-Fabrizio Moro, forse beccato a copiare forse no (il Movimento, intendo). I Cinque stelle sono meglio rappresentati dai ragazzi dello Stato sociale. Pensateci. Non solo sono lesti a imperniare il ritornello su un “coglioni” che, come il “rincoglioniti” di Dibba, sono ancor più lesti a ritrattare per far bella figura in società, così da poter far cantare la propria canzone dai bambini del coro dell’Antoniano. Hanno per principale attrazione una vecchia che balla, e sapete come l’hanno trovata? Hanno cercato “vecchia che balla” su Google. Lo hanno ammesso loro stessi, allo stesso modo in cui i pentastellati hanno rintuzzato l’accusa del Post di avere copiato il programma da Wikipedia ammettendo candidamente che loro, da Wikipedia, avevano tratto solo la parte analitica, quella relativa allo stato della nazione, in barba a ogni principio minimamente serio di ricerca politica o sociale o economica. Il Movimento 5 Stelle è proprio lo specchio di un’Italia semicolta, convinta che tutto lo scibile sia già squadernato e a disposizione su internet e che la massima espressione di creatività dell’intelletto umano consista nello scovare sul web qualcosa che ad altri è sfuggito, come la vecchia che balla. E magari per questo alla fine vincerà (lo Stato Sociale, intendo).