Gesù era meno prolisso e più efficace delle associazioni cristiane di oggi

Antonio Gurrado

Il Vangelo secondo Marco e la retorica dell’associazione Laudato Si’

Se non erro, nel Vangelo secondo Marco è scritto che Gesù, camminando lungo il mare della Galilea, vide due giovani che gettavano le reti in acqua e disse loro: “La società si costruisce quando diverse ricchezze culturali possono dialogare in modo costruttivo. Con l’aiuto di testimoni specialisti nel campo del sociale, della cultura, dell’economia e delle comunicazioni contribuirete a fare rete per diventare figure di riferimento nella società di domani. Per costruire bisogna avere delle abilità e bisogna che voi giovani siate capacitati: avete risorse straordinarie e non sempre sono messe a disposizione della vita delle nostre comunità. Questo richiede tempo, interdisciplinarietà e luoghi sul territorio che abbiano ancora una forte vocazione profetica, sociale, nella quale far ritrovare i giovani. Si tratta di un progetto che vuole rispondere a un sogno. Siamo impegnati come persone ma come persone che hanno alle spalle delle esperienze anche importanti: per trasferire questo bagaglio di esperienza, ma nello stesso tempo anche per rendere i giovani protagonisti di questo futuro che è domani”.

 

No, scusate, mi sono confuso: questo è il comunicato stampa del progetto “Lab.Ora, Servitori del bene comune” promosso dall’associazione Laudato Si’. Nel Vangelo, camminando lungo il mare della Galilea, Gesù si limita a dire: “Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini”; e quelli, lasciate subito le reti, lo seguono. Così almeno scrive San Marco, il divino abbreviatore, che non bazzicava molto i convegni cristiani.

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