Donald Trump (foto LaPresse)

Se il razzismo e il sessismo crescono è colpa di Trump?

Antonio Gurrado

E' sorprendente scoprire chi sono i massimi beneficiari della vittoria di The Donald: gli organizzatori dei corsi di autodifesa

Trump non s'è ancora insediato ma è già responsabile di un netto incremento delle aggressioni con movente razziale o sessista. Dal giorno in cui è stato eletto, stando a un rapporto del Southern Poverty Law Center, gli americani paiono essersi scatenati nel dare addosso al primo nero o musulmano o messicano che incontrano per strada; oppure, beninteso, alla prima donna in quanto tale. Se vi sembra sorprendente che gli americani scelgano quali passanti aggredire in base ai risultati delle elezioni, ancor più sorprendente è scoprire chi sono i massimi beneficiari della vittoria di Trump: gli organizzatori dei corsi di autodifesa. Da un capo all'altro degli Usa sono aumentate le richieste di lezioni su come picchiare chiunque si avvicini con fare minaccioso o approcci con termini offensivi.

Naturalmente, buona parte delle richieste arriva da chi appartiene a una delle minoranze vittime della vulgata trumpiana: ad esempio, a Minneapolis è stato organizzato un corso specificamente destinato a quaranta donne musulmane, così che possano menare con accuratezza chiunque faccia considerazioni salaci sulla loro fede. La foto di fine corso le ritrae tronfie e velate mentre agitano il pugno verso la fotocamera, attorno alla bionda che le ha istruite a usarlo contro i connazionali. Non è una splendida immagine di emancipazione femminile e di tolleranza religiosa? Non sembra preludere a un futuro radioso in cui insegneremo alle minoranze che chi mena per primo mena due volte?

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