Kryzstof Charamsa

Il nuovo libro di Charamsa e quelli che vorrebbero impedire al sole di sorgere

Antonio Gurrado
Al mattino mi alzo presto e leggo i quotidiani nel massimo silenzio perché non vorrei mai disturbare chi dorme fino a tardi. Mi è rimasta impressa la protesta di Achille Campanile, il quale rimproverava ai mattinieri la pretesa di far godere i benefici dell'alba a tutti.

Al mattino mi alzo presto e leggo i quotidiani nel massimo silenzio perché non vorrei mai disturbare chi dorme fino a tardi. Mi è rimasta impressa la protesta di Achille Campanile, il quale rimproverava ai mattinieri la pretesa di far godere i benefici dell'alba a tutti, mentre quelli che dormono fino a tardi non hanno nessuna vaghezza di convincere gli altri a imitarli ma vogliono solo continuare a dormire in santa pace. Per questo mi sono schiaffato una mano davanti alla bocca, a trattenere qualsiasi esclamazione, quando ho letto che giovedì esce finalmente il temuto libro di Kryzstof Charamsa.

 

Mi ero dimenticato che a ottobre, rivelando di essere un sacerdote omosessuale felice della propria identità e fedele al proprio compagno, Charamsa aveva anche promesso di rendere pubbliche tutte le angherie cui la Chiesa lo aveva sottoposto. È roba da far crollare il Vaticano? Non parrebbe: stando all'anticipazione del Corriere, il libro ruota attorno alla “scoperta che l'istituzione alla quale Charamsa ha dedicato la vita era incompatibile con un aspetto centrale della sua persona”. Al mattino mi alzo presto ma sono convinto che chiunque possa alzarsi quando vuole, dopo essersi coricato con chi gli pare; non ho niente contro chi preferisce dormire fino a tardi ma ce l'ho soltanto con chi, per dormire fino a tardi, vorrebbe impedire al sole di sorgere, avendo scoperto che l'alba è incompatibile con un aspetto centrale della sua persona. 

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