Lo scriba della Corona inglese, memoria del mondo passa attraverso la scrittura

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Milano, 27 set. (Labitalia) - "La memoria del mondo passa attraverso la scrittura, siamo noi che ce ne facciamo carico e la depositiamo su un foglio". A dirlo sir Paul Antonio, lo scriba della Corona inglese parlando della calligrafia, in occasione del Copperplate Calligraphy workshop, negli spazi di coltivazione del futuro di Acqua su Marte a Milano.

Milano (Labitalia) - "La memoria del mondo passa attraverso la scrittura, siamo noi che ce ne facciamo carico e la depositiamo su un foglio". A dirlo sir Paul Antonio, lo scriba della Corona inglese parlando della calligrafia, in occasione del Copperplate Calligraphy workshop, negli spazi di coltivazione del futuro di Acqua su Marte a Milano.

 

Un’arte che ha sperimentato e praticato fin da piccolo, copiando milioni di geroglifici, ideogrammi e alfabeti, passando per la copia dei primi capitoli della Genesi, fino ai lavori sempre più complessi, al servizio della Corona inglese, tutti eseguiti con estrema maestria.

 

Paul Antonio, nato a Trinidad, è una delle figure di riferimento del mondo della calligrafia contemporanea, che con lui approfondisce, in particolare, lo stile Copperplate, scrittura che affonda le radici nell’Inghilterra del ‘700 e che, con le sue linee leggere e le curve morbide, è da sempre sinonimo di eleganza e stile. Il Copperplate, infatti, fu elaborato come scrittura commerciale in Inghilterra nel Settecento e nel secolo successivo diventò universale, tanto che ancora si insegna alle scuole primarie in molti paesi europei, Italia compresa, e spesso viene usato nei loghi delle pubbliche amministrazioni.

 

Chiamato così perché inciso su lastre di rame, il Copperplate è uno stile di scrittura decorativo ed esuberante, caratterizzato dall’alternarsi di chiari e scuri, con lettere maiuscole particolarmente elaborate. A renderlo così famoso, la diffusione del pennino metallico, più flessibile e resistente della penna di volatile utilizzata per scrivere fino al XIX Secolo.

 

"La calligrafia -racconta Paul Antonio- è per me una passione grandissima, scoppiata quando avevo appena 9 anni tra i banchi della mia scuola a Trinidad. Il gesso sulla lavagna della maestra mi ha rivelato quale sarebbe stato il mio futuro e oggi, quando la Corona inglese deve firmare la nomina di un Lord, una Lady o un giudice, mi viene consegnato il documento, io lo scrivo e lei lo firma".

 

"L’intensità con cui -sottolinea Francesco Guerrera, socio fondatore di Acqua su Marte- Paul Antonio scrive ha dell’incredibile. Un’intensità altissima, degna solo dell’arte più vera. Dopotutto, per lui, la grafia è la via per diventare eterni, il tratto che racconta di noi, dell’hic e del nunc, il qui e l’ora, ed è proprio l’essenza di questo suo modo di vivere, oltre che di lavorare, che trasmetterà ai partecipanti del workshop".

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