Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama (foto LaPresse)

L'occupazione negli Stati Uniti che rallenta e il secondo fondo Atlante. Le notizie del giorno in breve

Redazione
Tutto quello che è successo venerdì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni
DALL'ITALIA

 

 

Domenica si vota per le elezioni amministrative. Domenica 5 giugno, dalle 7 alle 23, si svolgeranno le operazioni di voto per l’elezione diretta dei sindaci e dei consiglieri in 1.342 comuni, tra cui i capoluoghi di provincia Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna. Il voto interesserà complessivamente circa 13 milioni di italiani. L’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà domenica 19 giugno.

 

“Votate per i sindaci. La partita per il governo si gioca al referendum” ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

 


 

L’Italia per un nuovo Migration compact. Il governo italiano è intenzionato a presentare, in sede europea, un secondo piano di gestione dei flussi migratori, in cui indica con precisione i paesi in cui intervenire, le iniziative da mettere in atto e quali risorse utilizzare. Il tutto per un importo stimato in circa 500 milioni di euro.

 


 

Tensioni nel Pd sul referendum. Per il presidente del Partito democratico, Matteo Orfini, “non c’è nessuno scandalo se nel Pd qualcuno vota no al referendum” costituzionale di ottobre. In precedenza, Graziano Delrio aveva ricordato alla minoranza del partito che “se vince il no è la fine di questo governo e della legislatura”.

 


 

Il Mise verso un riordino degli incentivi. Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha annunciato che entro settembre verrà adottato un piano per la revisione degli incentivi alle imprese, per capire quali funzionano e quali invece non servono e devono essere eliminati.

 


 

Pronto un secondo fondo Atlante. Il presidente di Quaestio Sgr, Alessandro Penati, si è detto pronto a “fare un secondo fondo” per la gestione dei crediti deteriorati: “Per la raccolta ci sono casse, fondi pensione e altri che sono rimasti fuori”.
“Spero di non diventare azionista di Veneto Banca”, ha aggiunto Penati: “Stiamo già facendo due mega operazioni”.

 


 

Borsa di Milano. FtseMib -1,53 per cento. Differenziale tra Btp e Bund a 135. L’euro chiude in rialzo a 1,13 sul dollaro.

 

 

 

DAL MONDO

 

 

Si ribalta in Grecia una barca di migranti diretta in Italia. Secondo l’Organizzazione dei migranti c’erano almeno 700 persone a bordo, più di 300 sono state messe in salvo nell’isola di Creta, dove è avvenuto il naufragio. La stima dei morti nel Mediterraneo è salita a 2.443 persone, il 34 per cento in più rispetto ai primi cinque mesi del 2015.

 

Le autorità libiche hanno fatto sapere di aver trovato 117 cadaveri sulla costa, trasportati dalla corrente. L’incidente sarebbe avvenuto la settimana scorsa.

 


 

La Senna al suo livello più alto. Venerdì a Parigi è stato registrato il picco dell’ingrossamento delle acque della Senna. Nelle inondazioni ci sono già stati due morti in Francia e centinaia di sfollati. Massima allerta in tutta Europa, almeno 10 morti nel sud della Germania e due in Romania.

 

Nonostante lo stato di emergenza per la catastrofe naturale continuano gli scioperi contro la riforma del lavoro.

 


 

Rallenta l’occupazione negli Stati Uniti. Secondo il ministero del Lavoro, sono stati aggiunti a maggio soltanto 38 mila posti di lavoro, il dato più basso dal settembre del 2010. A parte le motivazioni contingenti – in particolare il lungo sciopero della compagnia Verizon – molti esperti pensano che questo rallentamento imporrà alla Fed di rivedere i tassi di interesse.

 


 

L’Onu chiederà alla Siria di consentire il lancio degli aiuti umanitari dagli elicotteri. Nonostante le pressioni delle ultime settimane, il regime di Damasco ha lasciato passare alcuni convogli via terra nelle aree sotto assedio portando medicine ma non cibo. Stati Uniti, Francia e Inghilterra hanno chiesto all’Onu di insistere con Assad per lanciare gli aiuti con gli elicotteri.

 

Nel report annuale del dipartimento di stato americano sul terrorismo, l’Iran è stato confermato come il “leading state” sponsor del terrorismo. Anche la Siria è stata indicata, assieme al Sudan, tra i principali stati sponsor del terrorismo.

 


 

Continuano le proteste a Caracas contro la scarsità di beni alimentari. Venerdì la polizia ha sparato gas lacrimogeni contro la folla.