Il sindaco di Lodi, Simone Uggetti (foto LaPresse)

L'assedio giudiziario al governo era già scritto

Redazione
Il sindaco del Pd di Lodi, Simone Uggetti, è stato arrestato questa mattina accusato di turbativa d'asta. Il partito delle procure esulta. Ecco come proverà ad azzoppare il governo prima del referendum costituzionale.

Il libero svolgimento della gara relativa "all'affidamento in concessione del servizio di gestione delle piscine comunali sita in via Ferrabini a Lodi sarebbe stato alterato". E' questo che, stando a quanto reso noto dalla Guardia di Finanza, avrebbe commesso il sindaco di Lodi, Simone Uggetti: turbativa d'asta, l'accusa. E così in mattinata il politico del Pd è stato arrestato e condotto in carcere a San Vittore in quanto ci sarebbe "il rischio di reiterazione dei reati, ma soprattutto il pericolo di inquinamento probatorio". In manette è finito anche l'avvocato Cristiano Marini, consulente della Sporting Lodi, società aggiudicataria della gara oggetto dell'inchiesta".

 

Secondo l'accusa la "turbata libertà degli incanti" si sarebbe realizzata "attraverso il confezionamento del bando con l'espresso riconoscimento di punteggi che potessero in concreto favorire la società Sporting Lodi SSD, di cui Marini è consigliere, e garantirle il buon esito dell'appalto".

 

L'inchiesta è partita dalla denuncia di una funzionaria del Comune che disse di aver "subito pressioni indebite da parte del sindaco".

 

Ovviamente l'arresto ha esaltato il partito delle procure, subito pronto a commentare la vicenda, ancora da chiarire nei dettagli, dando per scontata la colpevolezza degli arrestati.

 

 

 

"Qualunque sia l’esito delle indagini in corso, emerge grande come una casa un problema di selezione della classe dirigente che il segretario del partito, Matteo Renzi – ha scritto sul suo blog il giornalista Gad Lerner – ha affrontato in questi due anni ricorrendo al solo criterio della fedeltà al suo nuovo corso. Il Pd ha una guida nazionale palesemente inadeguata. Ha mortificato l’emergere di personalità autorevoli, ricorrendo a sbiadite controfigure del “capo” e ha sfigurato la sua fisionomia di organismo collettivo. Il danno è gravissimo".

 

 

La scorsa Giuliano Cazzola su queste pagine aveva anticipato come il partito delle procure, che ora esulta all'arresto di Uggetti, avrebbe cercato di azzoppare Renzi prima del referendum:

Si è aperta una lotta per il potere: Renzi cerca confusamente di ripristinare l’autonomia della politica. E’ stato il primo ad aver compreso e denunciato che non esiste soltanto una “questione giustizia” per quanto riguarda i grandi temi della libertà, dello Stato di diritto e della presunzione di innocenza. Spesso l’azione delle Procure è divenuta un ostacolo per lo sviluppo, la crescita economica, gli investimenti. Perché l’Italia è un Paese sottodimensionato per quanto riguarda le opere e le infrastrutture pubbliche, benché, in tanti, suonino la grancassa per rivendicare investimenti in questi settori? Mi sono domandato spesso quali siano i motivi che inducono gli imprenditori nel campo delle costruzioni a fare il loro ingrato mestiere. A parte tutte le difficoltà per vincere gli appalti, ottenere le commesse e i pagamenti con frequenza regolare, costoro (certo, non sono tutti stinchi di Santo) devono mettere in conto di essere intercettati fin dal primo minuto, di ritrovare, pubblicate sui quotidiani, le registrazioni delle loro conversazioni (magari con l’amante e, ancora meglio, se dicono qualche parolaccia), di ricevere una sequela di avvisi di garanzia e, magari, anche di visitare per qualche mese le patrie galere, assistiti da una campagna mediatica diffamatoria. Tutto ciò, anche in assenza di eventuali malversazioni. Ormai questi eventi sono parte integrante del rischio d’impresa. (leggi qui l'intero articolo).
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