Scontri a Bagnoli in occasione della visita del premier Matteo Renzi (foto LaPresse)

Gli scontri a Napoli per la visita di Renzi e il governo libico. Le notizie del giorno, in breve

Redazione
Tutto quello che è successo oggi in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni.
DALL'ITALIA

 

 

Renzi a Bagnoli, scontri tra polizia e manifestanti a Napoli. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha visitato l’area dell’ex Italsider a Napoli, dove ha annunciato l’avvio del progetto di bonifica: “Sarà la più grande opera di recupero ambientale della storia italiana”. Quattro poliziotti sono rimasti feriti in seguito ai tafferugli tra forze dell’ordine e gruppi di manifestanti antigovernativi.

 


 

Caso Regeni, i pm egiziani in Italia. Avverrà domani mattina l’incontro a Roma tra gli inquirenti egiziani e italiani che indagano sulla morte del giovane ricercatore. Fonti della procura romana hanno definito “priva di rilevanza giudiziaria” l’email anonima riportata da alcuni quotidiani, secondo la quale Regeni sarebbe stato ucciso dai servizi segreti del Cairo.

 


 

Ripresa più debole delle attese. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha dichiarato che “nonostante le misure particolarmente aggressive di politica monetaria”, la ripresa economica è inferiore rispetto alle previsioni. Per il governo, le misure contenute nel prossimo Documento di finanza pubblica avranno un effetto positivo sul Pil dello 0,2 per cento.

 

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, ha fatto sapere che l’ipotesi di un bonus di 80 euro sulle pensioni minime non è attualmente “una priorità”.

 


 

Cantone contro la corruzione nella sanità. Secondo il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, il settore sanitario costituisce “un terreno di scorribande per delinquenti di ogni tipo”.

 


 

Bruno Vespa intervista il figlio di Riina. Polemiche per la decisione della Rai di mandare in onda l’intervista realizzata dal conduttore di “Porta a porta” a Salvo Riina, figlio dell’ex boss siciliano. Per Rosy Bindi, presidente della commissione parlamentare Antimafia, si tratta di “negazionismo della mafia”.

 


 

Borsa di Milano. FtseMib +0,77 per cento. Differenziale tra Btp e Bund a 116. L’euro chiude in rialzo a 1,14 sul dollaro.

 

 

 

DAL MONDO

 

 

Si rafforza il governo libico di Fayez Al Serraj a tripoli, dopo che il governo islamista della città ha ceduto il potere all’esecutivo sostenuto dalla comunitò internazionale e ha accettato di sciogliersi. “I recenti sviluppi in Libia sono incoraggianti”, ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Ci si attende a breve la riapertura delle ambasciate internazionali. Quella italiana, ultima a lasciare il paese, è chiusa dal 15 febbraio 2015.

 


 

Perquisiti gli uffici della Uefa. La polizia svizzera ha avviato le operazioni dopo che il suo ex segretario generale Gianni Infantino è stato citato nei Panama papers. Secondo i documenti, Infantino avrebbe avuto un ruolo nella firma di accordi opachi sui diritti tv. L’attuale presidente della Fifa smentisce tutte le accuse.

 

Mossack Fonseca è stata hackerata. Lo dice il cofondatore dello studio legale Ramon Fonseca, che ipotizza un furto di dati e non una fuga di notizie. Fonseca ha detto a Reuters che l’hackeraggio è “l’unico crimine” commesso in tutta la vicenda.

 


 

Macron forma un nuovo partito. Il ministro dell’Economia francese ha annunciato ad Amiens la creazione di “En Marche!”, un “movimento politico nuovo”, “né di destra né di sinistra”.

 


 

Salta la fusione tra Pfizer e Allergan. Le due compagnie farmaceutiche avevano in programma una fusione da 160 miliardi di dollari, ma Pfizer ha rinunciato dopo che il dipartimento del Tesoro americano ha annunciato una stretta sulle operazioni fatte con l’obiettivo di spostare la sede fiscale di una compagnia. Allergan, compagnia americana, ha la sede fiscale in Irlanda.

 


 

Aumentano le condanne a morte nel mondo secondo l’ultimo rapporto di Amnesty International. Nel 2015 ci sono state 1.634 esecuzioni, mai così tante in 25 anni. I paesi con più condanne sono Cina e Iran.

 


 

Putin forma una nuova guardia nazionale per combattere il terrorismo e il crimine organizzato. Sarà guidata dalla sua ex guardia del corpo Viktor Zolotov e risponderà direttamente al presidente russo.