Roma rimane di fatto la capitale morale, checché ne dica Cantone

Francesco Forte
Da oltre cento anni si definisce come “capitale morale” una città, che per le attività economiche, culturali, intellettuali ha un primato nella società nazionale. Visita al centro d’Italia rileggendo Ruggiero Bonghi

Il termine “capitale morale”, usato in un discorso a Milano da Raffaele Cantone, secondo il suo significato proprio si riferisce alla società civile non alle “regole della morale” viste dalla magistratura dall’angolo dei reati che riguardano i colletti bianchi. Ciò fermo restando che le regole del diritto e quelle della morale sono campi da tenere ben distinti perché non siamo “nello stato etico” ma “nello stato di diritto”. Il termine “morale” di fianco a “capitale” non riguarda la frequenza e l’importanza dei “reati” di corruzione, concussione, abuso d’ufficio o quelli “di stampo mafioso” (nozione elastica), ma il concetto di “capitale in senso sostanziale ”, contrapposto alla nozione di “capitale in senso formale”.

 

Da oltre cento anni si definisce come “capitale morale” una città, che per le attività economiche, culturali, intellettuali ha un primato nella società nazionale. Il termine fu coniato da Ruggiero Bonghi nel 1881, quando dirigeva la Perseveranza, un importante giornale milanese, per definire i progressi di Milano, che allora celebrava la sua prima grande Fiera. Non so se Cantone l’avesse presente quando ha detto che Milano è una capitale morale e Roma non lo è, oppure avesse in mente la confusione fra morale e diritto. Il fatto che nella gestione del comune di Roma (metropoli di 4 milioni di abitanti) vi sia corruzione non inficia il giudizio in questione. Il mal governo della città, che dipende dal modello organizzativo, un ibrido fra dirigismo e sistema di mercato, non può essere esteso alla cittadinanza come se fossero la stessa cosa.

 

[**Video_box_2**]Milano, già da prima dell’unificazione, è capitale morale. Ma è offensivo negare che Roma lo sia. Lo è, oramai, anche nell’industria. Nella Tiburtina c’è un polo di tecnologia avanzata con 60 aziende high tech, fra cui Alenia (satelliti Galileo), Alcatel, Telespazio, Vitrociset; nella zona industriale di Pomezia ci sono grandi imprese farmaceutiche con centri di ricerca e importanti imprese alimentari, della plastica, dell’elettronica, ecc. A Roma ci sono imprese leader della moda come Fendi e Bulgari. All’Eur, c’è il cervello dell’Eni, multinazionale del petrolio a livello mondiale. Roma è capitale morale nell’istruzione superiore e nella ricerca scientifica. Le Università di Roma La Sapienza, Roma 2 e Roma 3 formano il maggior polo universitario pubblico italiano, affiancato da università private, università cattoliche, università americane. Nella città universitaria, ci sono l’Istituto Superiore di Sanità e il Consiglio nazionale delle ricerche; a Casaccia e Frascati due grandi centri di ricerca dell’Enea. A Roma, in Via Nazionale, ha sede la Banca d’Italia con un centro di gestione finanziaria e di ricerca economica di eccellenza mondiale.

 

Roma è una capitale artistica e culturale. Ci sono il Colosseo, la Cappella Sistina, le fontane del Bernini, Castel Sant’Angelo, piazza di Spagna, il Pincio. C’è la galleria d’Arte Moderna con la più grande collezione di arte contemporanea italiana (oltre 4.400 opere e 13.000 disegni in 55 sale). C’è Cinecittà; nei suoi studi sono stati girati oltre 3 mila film. All’Accademia di Santa Cecilia il 1° novembre ci sarà l’“Eroica” di Beethoven, inno alla modernità. Questa è Roma, capitale morale.

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