Le adozioni? “Il cuore della riforma”. Ops

Redazione
Le unioni civili e quei tic della sinistra favorevole alla stepchild adoption. La ragione per cui questo tema è diventato il centro del dibattito sulle unioni civili ha più a che fare con la politica che con i diritti civili.

L’incaglio su cui rischia di arenarsi l’approvazione della nuova normativa di riconoscimento delle unioni omosessuali è la questione dell’adozione da parte di un membro della coppia del figlio naturale dell’altro. A prescindere dalla norma in sé, è significativo che i due fronti abbiamo scelto di darsi battaglia su questo tema. Gli oppositori della stepchild adoption, con buoni argomenti, avanzano il dubbio che anche se non ci sarà un riferimento alle adozioni nella legge potrebbe poi intervenire una sentenza della Consulta e quindi chiedono una esplicita proibizione di alcune forme adottive che potrebbero nascondere la pratica, già proibita, dell’utero in affitto. I sostenitori della norma, che hanno evidentemente digerito male l’esclusione dalla legge dei riferimenti al diritto di famiglia e quindi al matrimonio, puntano invece a usare il diritto all’adozione come elemento “matrimoniale” da inserire nella nuova normativa per poter magari dimostrare in un secondo momento che, di fatto, l’unione civile è equiparabile a un matrimonio.

 

Questo giornale sostiene da tempo che tra le conseguenze di una legge che equipara le nozze tra persone dello stesso sesso e quelle di sesso diverso vi è la possibilità concreta che la stepchild adoption si trasformi in adozione vera e propria. Ma la ragione per cui il tema dell’adozione è diventato il centro del dibattito sulle unioni civili – o meglio, “il cuore della riforma”, come sostenuto da Repubblica – è un’altra e al momento ha più a che fare con la politica che con i diritti civili. Il tema è noto ma è utile ribadirlo: ci sono settori della sinistra che, in Italia come in Spagna e come in Francia, trovano una base comune soltanto nella proclamazione di “diritti” civili. E in questo senso la scelta di enfatizzare il capitolo delle adozioni ha una ragione politica precisa: spostare l’attenzione dal dibattito sulla natura della famiglia e la sua trasformazione e cercare a tutti i costi una chiave per affermare la propria identità tuonando genericamente contro “la destra oscurantista” che dice no alle adozioni. La polemica è pretestuosa ma da un certo punto di vista dimostra che gli oppositori della stepchild adoption qualche ragione ce l’hanno, quando pensano che la sinistra alla fine vuole arrivare lì. Adozioni per tutti.

Di più su questi argomenti: