Numeri, mutui e quotazioni. Sorgente e i movimenti da seguire nel mercato immobiliare

Redazione
Dopo anni di crisi la Banca centrale europea ha indicato una risalita dei prezzi a livello continentale e anche i dati nazionali sono incoraggianti: l'Agenzia delle Entrate segnala un aumento del 6,8 per cento per il mercato immobiliare nel secondo trimestre 2015 e cifre ancora migliori nel settore commerciale (+10,3 per cento) e residenziale (+8,2 per cento).

Qualcosa si muove nel mercato immobiliare. Dopo anni di crisi la Banca centrale europea ha indicato una risalita dei prezzi a livello continentale e anche i dati nazionali sono incoraggianti: l'Agenzia delle Entrate segnala un aumento del 6,8 per cento per il mercato immobiliare nel secondo trimestre 2015 e cifre ancora migliori nel settore commerciale (+10,3 per cento) e residenziale (+8,2 per cento). Un altro dato positivo è quello evidenziato dall’Abi (Associazione bancaria italiana) secondo cui nei primi 8 mesi del 2015 è aumentata dell’86 per cento l'erogazione di mutui per l’acquisto di immobili rispetto all’anno precedente. Se a ciò si aggiungono la timida uscita dalla recessione e l’annuncio da parte del governo della riduzione delle imposte sugli immobili, che negli anni precedenti sono quasi triplicate, si può ritenere che il settore stia lasciando il peggio alle proprie spalle.

 

È in questo contesto macroeconomico che è partita la quotazione in Borsa di Sorgente Res, società della holding immobiliare Sorgente Group specializzata nel real estate di prestigio. La Consob ha approvato il prospetto informativo relativo all'Offerta pubblica di sottoscrizione e all'ammissione a quotazione in borsa sul Mercato telematico azionario (Mta) delle azioni ordinarie. L'offerta globale è composta da 134 milioni di azioni di nuova emissione a un prezzo di offerta fisso a tre euro, con uno sconto di circa il 40%. La struttura prevede una ripartizione tradizionale, con un'offerta al pubblico in Italia di 13.500.00 azioni e un collocamento istituzionale di 120.500.000 azioni rivolto a investitori qualificati in Italia e istituzionali all'estero. A coordinare l'offerta ci sono Banca Imi, con il ruolo di responsabile del collocamento, Barclays e Bank of America Merrill Lynch che agiranno anche come Joint Bookrunners. Il valore complessivo dell'offerta è di 402 milioni, l’offerta pubblica di sottoscrizione si chiude il 9 ottobre, mentre il 15 ottobre è la scadenza per il pagamento delle azioni assegnate.

 

[**Video_box_2**]Sorgente Res si presenta come Società di investimento immobiliare quotata (Siiq), una formula che presenta diversi vantaggi fiscali ma ancora poco diffusa in Italia, e un portafoglio  costituito da 17 asset in tutto (15 più 2 acquisizioni condizionate al processo di quotazione), a chi si aggiungeranno ulteriori investimenti con l'utilizzo dei proventi dell'Ipo. Lo sbarco in Borsa era pronto da tempo, ma è stato rinviato a causa delle turbolenze del mercato a causa della crisi greca, del crollo delle borse cinesi e dell’incertezza legata al possibile rialzo dei tassi statunitensi: "Si tratta di un'operazione partita più di un anno fa, poi la situazione della Grecia questa estate ci ha bloccato – ha dichiarato nella conferenza stampa il presidente di Sorgente Res e fondatore di Sorgente Group Valter Mainetti – l'operazione nel frattempo si è perfezionata e riteniamo che adesso sia il momento adatto, perché crediamo che il mercato italiano stia per ripartire". Il mercato a cui la società si rivolge è la nicchia degli immobili di pregio, dall’alto valore storico ed architettonico, su cui ha una lunga esperienza sia per l’individuazione che per il restauro e in questo senso non ci sono timori di un’eventuale competizione da parte dei fondi sovrani. I capitali raccolti con l'Ipo "saranno utilizzati per accrescere il portafoglio in Italia" ha detto Mainetti, precisando che le nuove acquisizioni "sono immobili di prestigio, non di lusso, tra Roma, Milano e Torino e vanno dai 20 ai 100 milioni di euro". Le crisi che hanno agitato i mercati non sono tutte alle spalle, i mercati mostrano ancora una certa volatilità, ma la società si dice fiduciosa perché “c’è una tendenza alla stabilità”. Ci si aspetta molto dagli investitori esteri, statunitensi in particolare, e i segnali secondo Mainetti sono incoraggianti: “Siamo in un momento di svolta e gli americani si aspettano che in Italia il patrimonio aumenti di valore”.

 

Di più su questi argomenti: