Vecchie carrette del mare abbandonate sull'isola di Lampedusa (foto LaPresse)

Canale di Sicilia, migranti musulmani gettano i cristiani dal barcone: 15 arresti

Redazione
I presunti responsabili sottoposti al fermo della polizia giudiziaria dalla Squadra mobile di Palermo. Bruxelles avvisa: "L'emergenza è solo agli inizi: Triton non dà gli effetti di Mare Nostrum, ma è quanto chiedeva l'Italia".

Quindici immigrati sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria dalla Squadra mobile di Palermo la notte scorsa con l'accusa di aver gettato in mare, durante la traversata del Canale di Sicilia, nove loro compagni di religione cristiana. I fermati sono tutti musulmani e tra loro c'è anche un minorenne. Secondo quanto ricostruito in base alle testimonianze di altri profughi, sul barcone sarebbe scoppiata una rissa per motivi religiosi e i musulmani hanno sopraffatto i cristiani scaraventandoli fuori bordo.

 

La polizia avrebbe raccolto "dichiarazioni coerenti", si apprende da fonti giudiziarie, e ci sarebbero anche riconoscimenti fotografici di alcuni degli indagati. Un rapporto è stato consegnato stamattina al procuratore aggiunto Maurizio Scalia. La procura ha adesso 48 ore di tempo per chiedere la convalida dell'arresto. I 15 fermati fanno parte di uno dei tre gruppi di profughi sbarcati mercoledì a Palermo con tre diversi navi che li avevano soccorsi nel Canale di Sicilia.

 

Il procuratore capo di Palermo, Francesco Lo Voi, ha definito l'episodio "un fatto terribile". "Se davvero dovesse essere una lite scoppiata per motivi religiosi", ha spiegato, "la causa della tragedia avvenuta nel canale di Sicilia sarebbe ancora più brutto nella tragicità dei fatti, perché getterebbe una luce particolare sulla pericolosità di certi arrivi".

 

Intanto, una portavoce dell'esecutivo di Bruxelles ha spiegato che la situazione degli sbarchi dei migranti peggiorerà a causa "del miglioramento delle condizioni meteorologiche e del perdurare della situazione di instabilità e dei conflitti nei paesi vicini". Ma, ha continuato, "dobbiamo essere sinceri: la Commissione europea non può fare tutto da sola. Stiamo mettendo tutte le nostre energie nell'elaborazione di una strategia complessiva sull'immigrazione, ma non abbiamo una 'pallottola d'argento' o una panacea che risolvano di colpo tutti i problemi". Al momento la Commissione "non ha i finanziamenti né il sostegno politico per creare un sistema di guardia di frontiera europea" per condurre le operazioni di ricerca e salvataggio dei migranti in difficoltà, ha sostenuto la portavoce.

 

[**Video_box_2**]Da venerdì scorso, ha evidenziato, 7.850 migranti sono stati salvati in mare dalla guardia costiera italiana, ma "non ci sono ancora conferme affidabili" sull'annegamento di 400 persone nelle ultime ore. L'operazione Triton, ha continuato, "ha avuto molto successo", anche se "non eguaglia" l'operazione italiana Mare Nostrum, ma è "l'esatta risposta a quanto richiesto dall'Italia".