La Francia contro gli ebook Amazon

Mauro Zanon

Parigi. Nonostante la legge anti Amazon promulgata la scorsa estate su impulso dell’allora ministra della Cultura Aurélie Filippetti, la crociata della Francia contro il colosso guidato da Jeff Bezos è ben lungi dall’essere finita. La difesa dell’“exception culturelle” e la lotta contro i giganti americani della Silicon Valley.

Parigi. Nonostante la legge anti Amazon promulgata la scorsa estate su impulso dell’allora ministra della Cultura Aurélie Filippetti, la crociata della Francia contro il colosso guidato da Jeff Bezos è ben lungi dall’essere finita. La difesa dell’“exception culturelle” e la lotta contro i giganti americani della Silicon Valley vanno di pari passo da quando al governo c’è la gauche. In un’intervista rilasciata oggi al Figaro l’attuale ministra della Cultura, Fleur Pellerin, nota ai più per aver recentemente dichiarato di non leggere libri da due anni e di conoscere poco e male le opere dell’ultimo premio Nobel Patrick Modiano, ha giudicato l’offerta spaccatutto di Jeff Bezos, Kindle Unlimited, “non conforme alla legge francese”.

 

Lo ha affermato appoggiandosi sulle conclusioni di un rapporto commissionato a dicembre alla mediatrice del libro Laurence Engel (autorità creata dalla legge del 17 marzo 2014 relativa al consumo, incaricata di dirimere le liti riguardanti l’applicazione della normativa sul prezzo unico del libro), destinato a valutare la legalità dei servizi in abbonamento come appunto Kindle Unlimited, che consente di accedere in maniera illimitata a uno smisurato numero di ebook (700.000 titoli di cui 20.000 in lingua francese), dietro il pagamento di un fisso mensile decisamente vantaggioso: 9,99 euro. Amazon ha “tre mesi”, spiega la ministra, per modificare la sua offerta ed essere conforme alla legge del 26 maggio 2011, secondo la quale è ogni singolo editore a dover fissare i prezzi di vendita dei libri in formato digitale al fine di assicurare una congrua remunerazione agli attori della filiera (principio incompatibile con l’offerta di Kindle Unlimited, che, nonostante il boicottaggio di numerosi big, raccoglie numerosissimi editori che credono nel modello Spotify/Netflix applicato all’editoria).

 

“Gli abbonamenti forfettari illimitati che riguardano più editori insieme non rispettano la legge”, ha sottolineato Pellerin. La mediatrice suggerisce diverse piste al colosso statunitense per adattarsi alla legge francese: proporre un abbonamento illimitato unico per gli editori di uno stesso gruppo; introdurre un sistema “a punti” (“nel quale – si legge nel rapporto – l’abbonamento mensile permette all’editore di approvvigionare un conto e di prendere in prestito un numero di opere corrispondente al credito di cui si dispone”); presentare pacchetti di offerte; lanciare un falso abbonamento illimitato con un numero definito di libri sufficientemente importante da risultare attrattivo per i potenziali lettori. Al suo approdo in Francia, tre mesi fa, l’offerta di Amazon aveva suscitato reazioni scomposte da parte della Société des gens de lettres e già allora la ministra Pellerin aveva inquadrato Kindle Unlimited come un’offerta “che non sembra rispettare il principio di una congrua remunerazione dell’insieme degli attori dell’editoria, soprattutto degli autori”.

 

[**Video_box_2**]Le conclusioni del rapporto redatto da Laurence Engel, insomma, non sono certe dispiaciute all’attuale titolare della Cultura, che già quando era ministra dell’Economia digitale si era distinta come una delle più acerrime oppositrici dei giganti del web americani. “Sono le grandi piattaforme a dettare legge sulla rete. Apple, Google, Facebook e Amazon sono i conglomerati del Ventunesimo secolo, che organizzano la nuova economia a loro vantaggio. Se non fissiamo delle regole, tutto l’ecosistema dell’innovazione è in pericolo. È urgente costruire dei campioni europei del digitale”, dichiarò Pellerin a Libération nel 2013, nelle stesse settimane in cui l’allora ministro del Rilancio produttivo, Arnaud Montebourg, si sprecava in proclami patriottici sulla resistenza della francese Dailymotion ai tentacoli dell’americana Yahoo!

 

Nonostante sia il principale attore dell’editoria additato dal ministro della Cultura come allievo poco diligente che deve entro tre mesi correggere la sua condotta, Amazon non è il solo ad aver commercializzato un abbonamento forfettario illimitato come Kindle Unlimited. Anche le start-up francesi YouScribe e YouBoox propongono abbonamenti simili ed entro i prossimi tre mesi dovranno rivedere il loro modello economico per essere conformi alla legge. Un tentativo di conciliazione tra i differenti attori sarà organizzato dalla mediatrice del rapporto nelle prossime settimane, ma in molti parlano già di “clap de fin” per l’offertona di Amazon rivolta agli amanti francesi degli ebook.

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