Ed Miliband

Perché il Labour sta pagando (nei sondaggi) l'assalto ai baroni del business

Alberto Brambilla

Il caso Pessina si ritorce contro Miliband. Bank of America teme la "deriva francese" coi laburisti al governo. Intanto iI partito conservatore inglese ha superato i laburisti di quattro punti nei sondaggi nel corso dell’ultimo mese.

II partito conservatore inglese ha superato il partito laburista di quattro punti nei sondaggi nel corso dell’ultimo mese, ovvero da quando il laburisti hanno cominciato una campagna mediatica contro i business leader che operano in Gran Bretagna.

 

La campagna mediatica del leader Labour, Ed Miliband, che ha bollato i ceo delle grandi multinazionali come evasori fiscali – il “caso Pessina” – per il momento si sta ritorcendo contro la sinistra a tre mesi dalle elezioni generali di maggio (nell'immediatezza della polemica il favore degli elettori sembrava andare in senso contrario, verso il Labour).

 

Un sondaggio di ICM riferito ieri dal Guardian dimostra che nell’ultimo mese il partito conservatore (Tories) guidato dal premier David Cameron ha conquistato il 36 per cento delle preferenze (in aumento di sei punti) i Laburisti il 32 (in calo di un punto), seguono Liberaldemocratici (10 per cento, meno un punto), il partito anti-europeista di Nigel Farage Ukip (9 per cento, meno due) e i Verdi (7 per cento, meno due).

 



 

Il ceo della conglomerata della distribuzione farmaceutica Alliance Boots, Stefano Pessina, è finito al centro di una querelle dopo alcune esternazioni critiche verso la linea di politica economica dei laburisti. Il Telegraph aveva forzato i contenuti dell’intervista titolando “una vittoria del Labour sarebbe una catastrofe” per la Gran Bretagna. Molti capitani d’azienda, manager o ex manager della City, hanno fatto quadrato attorno all’imprenditore italiano e hanno rincarato la dose censurando la difesa impropria dei laburisti e criticando ancora più apertamente Ed Miliband e il suo cancelliere ombra Ed Balls (autore di una gaffe imbarazzante sui donatori del partito) oggi scopriamo dal Daily Mail che pagava in nero il suo lavavetri

 

Le preoccupazioni di Pessina, e altri, trovano conferma in un report di Bank of America Merrill Linch. Gli analisti del colosso bancario americano la settimana scorsa hanno avvertito che un debole governo a guida laburista danneggerebbe la fiducia degli investitori e quindi l’economia nel suo complesso. La figura emergente del Labour, Chuka Umunna, cita a modello economico per la Gran Bretagna l’immobile Francia, il che non lascia ben sperare. BofA avverte dunque i suoi clienti: “Una vittoria laburista andrebbe a detrimento della crescita potenziale del pil. In parole povere la Gran Bretagna somiglierebbe sempre di più alla Francia”.

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  • Alberto Brambilla
  • Nato a Milano il 27 settembre 1985, ha iniziato a scrivere vent'anni dopo durante gli studi di Scienze politiche. Smettere è impensabile. Una parentesi di libri, arte e politica locale con i primi post online. Poi, la passione per l'economia e gli intrecci - non sempre scontati - con la società, al limite della "freak economy". Prima di diventare praticante al Foglio nell'autunno 2012, dopo una collaborazione durata due anni, ha lavorato con Class Cnbc, Il Riformista, l'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) e il settimanale d'inchiesta L'Espresso. Ha vinto il premio giornalistico State Street Institutional Press Awards 2013 come giornalista dell'anno nella categoria "giovani talenti" con un'inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena.