Militanti dell'Epp, l'Esercito del popolo paraguaiano

Le Farc colombiane trattano, la lotta armata si sposta in Paraguay

Maurizio Stefanini

Nello stato sud americano l’Esercito del Popolo Paraguayano (Epp) si sta rafforzando. Non si ispira al marxismo o alla teologia della liberazione ma ai dittatori paraguaiani della prima metà dell’800.

Non ha più di una quindicina di combattenti, più che al marxismo e alla teologia della liberazione si ispira ai dittatori paraguaiani della prima metà dell’800. Marginale, per numeri, ma pericoloso per ferocia, questo è l’Esercito del Popolo Paraguayano (Epp), il movimento fondato e foraggiato dalle Farc, le stesse che in Colombia stanno trattando per porre termine alla lotta armata.

 

 

Le ultime vittime dell’Epp sono il 60enne Robert Natto e la 53enne Érika Reiser de Natto: due coniugi di origine tedesca la cui famiglia era arrivata in Paraguay nel 1973, e che gestivano un allevamento. Sequestrati, assieme a altre quattro persone, il 28 gennaio mentre stavano vaccinando il bestiame, sono stati trovati pochi giorni dopo, cadaveri, lui trafitto da sei pallottole, lei da due, entrambi con chiari segni di picana: quel pungolo elettronico che serve per orientare il bestiame, ma che da quando è stato inventato nei Paesi del Cono Sur del Sud America viene purtroppo utilizzato anche come strumento di tortura. A quanto sostengono gli inquirenti, le uccisioni sarebbero venute dopo uno scontro a fuoco tra i guerriglieri e un reparto della  Fuerza de Tarea Conjunta, unità controguerriglia che stava dando loro la caccia.

 

 

 

Non è la prima volta che l’Epp si distingue per la ferocia con cui si comporta verso i sequestrati. La loro vittima più famosa fu Cecilia Cubas, figlia dell’ex-presidente Raúl Cubas. 32enne, sequestrata da uomini armati il 21 settembre 2004: per ottenerne la liberazione il padre pagò 800.000 dollari di riscatto. I sequestratori dissero però che quei soldi andavano considerati “una multa”: il suo cadavere nudo venne ritrovato il 16 febbraio 2005. L’autopsia rivelò che era stata asfissiata con nastro adesivo.

 

Rapimenti e omicidi, con l’Epp pagare non serve, non salva la vita. L’allevatore e ex-sindaco  di Tacuatí Luis Alberto Lindstron, fu sequestrato il 31 luglio 2008, liberato dopo 43 giorni in cambio di 300.000 dollari, ucciso nemmeno cinque anni dopo, il 30 maggio 2013, dallo stesso commando che lo aveva rapito. Secondo gli inquirenti sarebbe a rischio anche il sedicenenne Arlan Fick, sequestrato il 2 aprile 2014 – in un’azione in cui fu anche catturato un contadino poi ucciso con tre colpi – venne liberato solo a Natale, in cambio del pagamento di mezzo milione di dollari.   

 

L’uccisione dei coniugi Natto è avvenuta nella zona di Yby Yau, a circa 400 km a nord di Asunción. Vicino ai cadaveri è stato ritrovato anche un “manuale” per guerriglieri in cui si pone l’obiettivo di trasformare l’Epp in Forze Armate Rivoluzionarie Paraguayane (Farp) sul modello delle Farc. Le Farc sono in effetti state per il gruppo un referente fin da quando a fine anni ’90 iniziarono a agire. A costituirlo furono alcuni ex-militanti di Patria Libre, un gruppuscolo dell’estrema sinistra, che diceva di considerare precursori del marxismo i regimi stabiliti nel Paraguay del primo ‘800 da José Gaspar Rodríguez de Francia, Carlos Antonio López e Francisco Solano López. Ma a parte offrire l’esempio, secondo la magistratura paraguayana le Farc avrebbero mandato anche per lo meno uno dei loro capi, Orley Jurado Palomino, a dare una mano nell’organizzazione.

 



 

Dietro all’Epp ci potrebbero essere anche due gruppi di ex-guerriglieri brasiliani trasformatisi in narcos, il Primeiro Comando da Capital  (Pcc) e il Comando Vermelho. E potrebbero non essere i soli.

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