Anna Finocchiaro e Maria Elena Boschi (foto LaPresse)

Il governo tiene sulla legge elettorale. Passa l'emendamento Esposito

Redazione

Bocciati gli emendamenti Gotor. Il senatore della minoranza dem voleva contenere al "30 per cento i parlamentari nominati".

L'Aula del Senato approva l'emendamento a firma Stefano Esposito che blinda il patto del Nazareno. Sono stati 175 i sì, 110 i no e due gli astenuti. L'emendamento aveva parere favorevole del Governo. Con il sì decadono la maggior parte degli altri emendamenti presentati. La misura prevede il premio di maggioranza alla lista che raggiunge il 4o per cento dei consensi (e il ballottaggio fra le prime due se nessuna lo raggiunge), il 3 per cento come soglia minima d'ingresso, i 100 capilista bloccati e la clausola che pospone a luglio 2016 l'efficacia della legge.

 

In mattinata era stato bocciato con 170 no, 116 sì e 5 astenuti l'emendamento presentato da Miguel Gotor della minoranza del Partito democratico al Ddl di riforma elettorale. Sulla proposta c'era il parere negativo del Governo. L'emendamento puntava, come spiegato dal senatore, a contenere al "30 per cento i parlamentari nominati" lasciando il "70 per cento direttamente alla scelta con le preferenze dei cittadini" ed evitare "rischi di incostituzionalità". Ora l'Assemblea sta discutendo il secondo emendamento Gotor.

 

 

In mattinata il senatore della minoranza del Pd aveva criticato il presidente del Consiglio in un'intervista a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24: "Sul numero dei nominati, Renzi mente assolutamente perché sta confondendo il risultato potenziale del Pd con una legge che produrrà, ancora una volta dopo 10 anni di Porcellum, e su questo siamo contrari radicalmente, un Parlamento a maggioranza di nominati". Gotor aveva aggiunto che "la quota dei parlamentari è al 60 per cento e solo il 40 resta per gli elettori. Renzi sta giocando, e l'ha fatto anche la Boschi in Parlamento e questo mi sembra più grave, su un'ambiguità. Sta confondendo le proporzioni di parlamentari nominati e di eletti con lepreferenze che spetteranno al Pd nel caso in cui, e lui lo dà per scontato, sia quel partito a vincere il premio di maggioranza. Sta utilizzando quindi solo i dati relativi al Pd".

 

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