Eversione nera, i Ros smantellano gruppo neofascista: 14 arresti

Redazione

Progettavano attentati contro sedi Equitalia e prefetture.

Quattordici le persone arrestate, quarantaquattro indagati. I reati sono di associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico, associazione finalizzata all'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi nonché tentata rapina. E' quanto scaturito da un'indagine guidata dal procuratore dell'Aquila Fausto Cardella e dal pubblico ministero Antonietta Picardi, su di un gruppo di estrema destra esteso a tutto il territorio nazionale, Avanguardia Ordinovista, che secondo gli inquirenti si "richiamava agli ideali del disciolto movimento politico neofascista Ordine Nuovo e ponendosi in continuità con l'eversione nera degli anni '70, progettava azioni violente nei confronti di obiettivi istituzionali, al fine di sovvertire l'ordine democratico dello Stato".

 

Il gruppo è stato smantellato dai carabinieri del Ros con una serie di arresti in varie regioni. Le indagini documentavano come il manipolo di persone guidate da Stefano Manni (uno dei leader del gruppo, ex carabiniere) avesse elaborato un piano volto a "minare la stabilità sociale attraverso il compimento di atti violenti nei confronti di obiettivi istituzionali quali Prefetture, Questure e Uffici di Equitalia e previsto, in un secondo momento, di partecipare alle elezioni politiche con un proprio partito".

 

A firmare il provvedimento è stato il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di L'Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, a seguito di una inchiesta portata avanti dalla procura distrettuale antimafia dell'Aquila.

Di più su questi argomenti: