foto LaPresse

"Mafia Capitale", sequestrati a Guarnera beni per un valore di 100 milioni

Redazione

Per la guardia di finanza l'imprenditore mise a disposizione di Carminate le sue imprese,

Questa mattina i finanzieri del Comando provinciale della guardia di finanza  di Roma, nell'ambito dell'indagine 'Mafia Capitale', hanno sequestrato beni per un valore totale di circa 100 milioni di euro riconducibili a Cristiano Guarnera, uno degli arrestati. Il nuovo provvedimento di sequestro riguarda le quote societarie, il capitale sociale e l'intero patrimonio aziendale, comprese le disponibilità finanziarie, della Edilizia Piera Srl, Immobiliare Torre Argentata Costruzioni Srl, Verdepamphili Srl, I.G.M.A. costruzioni Srl, Gruppo immobiliare Universo.

 

Sequestratianche il 52 per cento  del capitale sociale della Devil custom cycles Srl, 181 unità immobiliari (178 immobili e 3 terreni) site a Roma, Sacrofano, Mentana, Villaricca (Napoli) e Pordenone, un'imbarcazione da diporto modello Maxim 45 di 14,54 metri, 10 auto/motoveicoli, disponibilità finanziarie intestate a Guarnera e terzi interessati.

 

Nell'ambito dell'associazione 'Mafia Capitale', facente capo a Massimo Carminati, la figura di Guarnera si è nel tempo evoluta, trasformandosi da imprenditore colluso a imprenditore mafioso - spiega la guardia di finanza - affiliandosi al gruppo criminale e divenendo parte integrante dell'associazione stessa, mettendo a disposizione dell'organizzazione le proprie imprese nel settore dell'edilizia. Proprio grazie all'intervento di Carminati, alcune delle imprese riconducibili a Guarnera - oggi sotto sequestro - venivano coinvolte per il soddisfacimento delle esigenze connesse al piano di 'emergenza abitativa', promosso dall'amministrazione capitolina, nel quale, grazie alla capacità di penetrazione del sodalizio mafioso, erano da tempo inserite le cooperative di Salvatore Buzzi.