Una delle vittime della sparatoria di Peshawar (foto AP)

Pakistan, attentato talebano a una scuola militare. 141 morti - VIDEO

Redazione

Un piccolo commando di talebani fa irruzione nel college di Peshawar. Indossavano divise dei corpi paramilitari pachistani. L'attacco è tra i più sanguinosi degli ultimi anni. Vendetta per l'offensiva dell'esercito nel Waziristan del nord.

Oggi in Pakistan i talebani hanno rivendicato uno degli attacchi più sanguinosi degli ultimi anni sferrato a una scuola militare di Peshawar. Secondo i dati forniti dai primi soccorritori, i morti sono 141 (di cui un centinaio erano bambini tra i 4 e i 16 anni, molti ancora da identificare) e i feriti oltre 200. Centinaia di studenti sono rimasti intrappolati nella struttura per almeno otto ore mentre attorno all'edificio ha avuto inizio un'intensa sparatoria tra le forze di sicurezza pachistane e gli assalitori talebani.

 

Intorno alle 10 del mattino (ora locale) cinque o sei talebani sono entrati nella scuola militare, un college pubblico della capitale della provincia di Khyber Pakhtunkwa. Il piccolo commando è riuscito a entrare nel compound scavalcando un muro sul retro dell'edificio. Tutti indossavano un'uniforme delle forze paramilitari pachistane e indossavano giacche riempite di esplosivi, ha riferito il primo ministro della provincia, Pervez Khattak. Dopo aver aperto il fuoco verso gli studenti, gli assalitori hanno preso alcuni di loro in ostaggio mentre altri cadetti sono riusciti a fuggire. Secondo i media locali almeno tre degli assalitori sono stati uccisi dalle forze di sicurezza pachistane ponendo fine all'occupazione della struttura che è tornata sotto il controllo dell'esercito.

 

 

Un portavoce dei talebani del Pakistan ha rivendicato l'attentato, definito una vendetta per l'offensiva sferrata dall'esercito di Islamabad nel Waziristan del nord, una regione tribale dove sono disseminati i nascondigli dei talebani. L'operazione dell'esercito, denominata "Zarb-e-Azb" (in lingua urdu, "colpo affilato e tagliente") ha avuto un notevole successo secondo le autorità pachistane. Dall'inizio dell'offensiva, dallo scorso giugno a oggi, è stato individuato e distrutto il 90 per cento dei covi dove si nascondevano almeno 1,800 guerriglieri talebani. L'operazione era stata attivata in seguito all'attentato dell'8 giugno all'aeroporto internazionale di Jinnah, a Karachi, rivendicato dai combattenti di Tehrik i Taliban e dal movimento islamico dell'Uzbekistan.
 

 

Il premier Nawaz Sharif, arrivato sul luogo dell'attentato, ha convocato una riunione straordinaria del gabinetto governativo che riunisce tutte le forze politiche pachistane. "Questi terroristi sono nemici del Pakistan, nemici dell'islam e nemici dell'umanità", ha detto Sharif in un comunicato. L'attacco è arrivato mentre lo scenario politico del paese resta turbolento. I partiti dell'opposizione che governano la provincia di Khyber Pakhtunkhwa sono impegnati in un'accesa protesta contro il governo di Sharif, accusato di brogli elettorali alle scorse elezioni del 2013.

 

Gran parte degli studenti del college, circa 2,500, sono figli o parenti di uomini appartenenti all'esercito, con accesso agevolato alla scuola. Molti di loro però provengono anche da famiglie della classe media.

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