La Francia vieterà Uber

Redazione

L'app dell'azienda californiana sarà messa al bando in territorio transalpino dal primo gennaio 2015. Decisivo lo sciopero e le proteste dei tassisti che hanno bloccato Parigi.

La Francia è pronta a bandire Uber, l'azienda americana che fornisce tramite un app un servizio di trasporto automobilistico privato, dal 2015. Ad annunciarlo è stato il ministro dell'Interno in risposta alla protesta dei tassisti francesi che oggi
ha mandato in tilt il traffico di Parigi. "La legge che regolamenta la professione del settore dei taxi, e che entrerà in vigore il prossimo 1 gennaio, è più esigente per questo genere di imprese", ha spiegato alla stampa il ministro Pierre-Henry Brandet dopo aver ricordato che chi mette in contatto clienti e autisti senza i permessi necessari commette un reato punibile fino a due anni di carcere e 300.000 di multa. "Non solo sarà illegale l'offerta di quest servizio, ma che' un elemento di pericolosità anche per il cliente", ha aggiunto Brandet sottolineando l'assenza di un profilo di sicurezza.

 

Le dichiarazioni del ministro degli interni transalpino non ha però allentato la tensione e i tassisti hanno annunciato che il loro sciopero e le loro proteste continueranno almeno "finchè la legge non sarà scritta", ha fatto sapere Ibrahim Sylla, portavoce della protesta.

 

L'app creata a San Francisco in questi mesi è già stata messa al bando, anche se motivi diversi, in alcun città. A New Delhi è stata vietata dopo lo stupro di una donna. Dopo la decisione del governo indiano anche  in Thailandia, Olanda e Spagna Uber è stato oscurato, mentre Danimarca e Norvegia hanno citato in giudizio la compagnia, così come ieri è avvenuto a Bruxelles.

 

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