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Bce pronta a misure non convenzionali: "Ma l'Italia rispetti il patto di stabilità"

Redazione

Il bollettino mensile dell'istituto di Francoforte ribadisce i timori per i prezzi dell'energia e per il rischio deflazione. La crescita nell'Eurozona intanto resta debole e l'Italia potrebbe incorrere in sanzioni a marzo.

I dati più recenti e i risultati delle indagini congiunturali pervenuti fino a novembre "confermano il quadro di un profilo di crescita più debole nel prossimo futuro". Lo si legge nel bollettino mensile della Bce che sottolinea tuttavia come "permangono, nel contempo, le prospettive di una modesta ripresa dell'economia nell'area dell'euro" anche grazie al "calo significativo dei prezzi dell'energia che sostiene il reddito disponibile reale". L'inflazione nell'area euro, inoltre, "nei prossimi mesi potrebbe diminuire nuovamente, tenuto conto dell'ulteriore riduzione osservata di recente per le quotazioni del petrolio". Lo sottolinea la Bce nel suo bollettino mensile.

 

La Bce comunque ribadisce che "continuerà a seguire con attenzione i rischi per le prospettive sull'andamento dei prezzi nel medio periodo" e "guarderà ai possibili effetti derivanti dall'indebolimento della crescita, dagli sviluppi geopolitici, dall'evoluzione del cambio e dei prezzi dell'energia, nonché dagli effetti delle misure di politica monetaria". "Il Consiglio direttivo", prosegue Francoforte, "terrà un atteggiamento particolarmente vigile per quel che riguarda il più ampio impatto del recente andamento delle quotazioni petrolifere sulle dinamiche dell'inflazione a medio termine nell'area dell'euro".

 

Le indicazioni derivanti dall'analisi economica e monetaria dell'Eurozona confermano che occorre seguire con attenzione i rischi per le prospettive sull'andamento dei prezzi nel medio periodo ed essere "pronti a realizzare un ulteriore accomodamento della politica monetaria, ove necessario", spiega il bollettino della Bce. Francoforte ribadisce che il suo Consiglio direttivo "rimane
unanime nel suo impegno a ricorrere a ulteriori strumenti non convenzionali nel quadro del proprio mandato". "Ciò implicherebbe", prosegue la Bce, "agli inizi del prossimo anno, modificare l'entità, il ritmo e la composizione delle misure".

 

[**Video_box_2**]Per l'Italia intanto resta "importante assicurare il pieno rispetto dei requisiti del Patto di stabilità e crescita e della regola del debito per non mettere a repentaglio la sostenibilità delle finanze pubbliche e preservare la fiducia dei mercati". La Bce, che sottolinea come i piani del governo indichino "un rinvio della scadenza dell'obiettivo di medio termine di convergenza dei saldi di finanza pubblica al 2017 (in ritardo cioè di due anni rispetto alla raccomandazione del consiglio Ecofin nel parere pubblicato lo scorso luglio) e una deviazione dalla regola del debito".

 

Per Belgio e Italia, se la Commissione Europea confermerà la propria valutazione di violazione della regola del debito, dovrà redigere in seguito una relazione ai sensi del Trattato "che potrebbe portare a una procedura per i disavanzi eccessivi basata sul debito, a meno che si rilevino fattori attenuanti per l'inosservanza del parametro del debito".